FIRENZE, 26 ottobre 2010- Confindustria Firenze e Banca CR Firenze (gruppo Intesa Sanpaolo) hanno presentato oggi un ulteriore importante accordo – che fa seguito a quelli nazionali siglati da Intesa Sanpaolo – per assistere al meglio le piccole e medie imprese nell’attuale fase congiunturale ancora difficile ma certamente più orientata alla crescita e allo sviluppo. L’Accordo è stato illustrato agli imprenditori da Giuseppe Ponzi, Vice presidente Comitato Piccola Industria di Confindustria Firenze e da Luca Severini, Direttore Area Firenze e Casse della Direzione Regionale Toscana e Umbria del Gruppo Intesa Sanpaolo, insieme con Gianluca Fiorini, Responsabile Marketing e Strategie Territoriali della Direzione Regionale Toscana e Umbria del Gruppo Intesa Sanpaolo, Renato Zanetti, Direzione Marketing Imprese Intesa Sanpaolo e Dario Bertoncini, Servizio Internazionalizzazione Imprese Intesa Sanpaolo.
L’Accordo, il primo in Toscana a cui seguiranno altrettanti accordi con ciascuna confederazione territoriale nella nostra regione, conferma e prolunga gli strumenti attuati nel 2009, disegnati per fronteggiare le principali emergenze della crisi, come ad esempio la linea di credito aggiuntiva per la gestione degli insoluti, i programmi di ricapitalizzazione per il rafforzamento patrimoniale, l’allungamento fino a 270 giorni delle scadenze a breve termine e il rinvio rate su mutui e leasing, diventate poi oggetto dell’Avviso comune ABI del 3 agosto 2009.
In 12 mesi si è potuto dare un riscontro positivo a oltre 50.000 richieste a livello nazionale, di cui oltre 3000 in Toscana. Banca CR Firenze mette a disposizione delle aziende del territorio un plafond di 1 miliardo di euro specificamente destinato a interventi e investimenti in tre ambiti strategici per il rilancio della competitività delle imprese:
- Internazionalizzazione: aiutare le imprese a sviluppare nuove strategie sui mercati esteri attraverso il supporto operativo in 40 paesi nel mondo e le consulenze specialistiche del polo per l’internazionalizzazione del gruppo Intesa Sanpaolo.L’Accordo permetterà inoltre di valorizzare nuovi strumenti diagnostici e di simulazione studiati per agevolare il dialogo tra clienti e banca e per facilitare la bancabilità di aziende e progetti anche alla luce dei requisiti di Basilea.- Innovazione: finanziamento e sviluppo di programmi di ricerca, acquisizione di nuove tecnologie, raccordo tra banca, impresa e università. - Crescita dimensionale: sviluppo delle iniziative volte a migliorare i parametri patrimoniali e la cultura creditizia delle imprese. Promozione delle reti d’impresa e delle sinergie territoriali.
Nella fase di messa a punto e test è stata verificata la possibilità di migliorare il rating e, quindi, la capacità di credito delle imprese. La presentazione odierna avvia il recepimento a livello locale dell’Accordo nazionale, segnando ancora una volta la forte collaborazione sui singoli territori tra il gruppo Intesa Sanpaolo – che affida oggi il “sistema Italia” per quasi 500 miliardi di euro, dei quali circa i due terzi sono destinati al mondo delle imprese – e il sistema confindustriale.
A partire da oggi verrà avviata una capillare azione di presentazione e adozione dell’iniziativa alle associazioni provinciali toscane di Confindustria, con le quali verranno siglati accordi specifici: dalle molteplici realtà imprenditoriali del Paese arrivano infatti segnali e richieste che rispecchiano differenti esigenze. Il lavoro comune tra le associazioni confindustriali e le banche locali del Gruppo Intesa Sanpaolo darà risposte rapide e mirate, anche attraverso l’individuazione – come avverrà per la Toscana – di un gruppo di lavoro consultivo Confindustria Toscana e Confindustria Firenze, Intesa Sanpaolo e Confidi per definire e realizzare i nuovi prodotti previsti dall’accordo.
Uno di questi – Anticipo Fornitori – viene già reso concreto oggi, proprio grazie alla convenzione siglata tra il gruppo Intesa Sanpaolo e Confidi Imprese Toscane: le aziende associate potranno da subito richiedere sostegno finanziario a tassi agevolati per il pagamento dei propri fornitori. Operativamente Banca CR Firenze accenderà un credito finalizzato al pagamento dei debiti per forniture – compresa la ricostituzione dei magazzini – che rientrerà al momento della chiusura del ciclo produttivo, ovvero in previsione dell’incasso da parte dell’impresa del ricavo conseguito e correlato alla fornitura stessa (atteso in un periodo massimo di 12 mesi).
“Lo scenario che le imprese vedono nei prossimi mesi è di possibile ripresa, non marcata sui settori, ma fortemente caratterizzata dalle competenze e dalle potenzialità delle singole imprese. Per questo è utile aver ottenuto un’offerta varia di prodotti che mirano a rafforzare i rapporti con i fornitori, a sostenere i programmi di rinnovamento dei prodotti e all’innalzamento del contenuto innovativo e tecnologico, a finanziare reti e strategie di internazionalizzazione e di presenza su mercati esteri – sottolinea Mattia Molfetta, Presidente Comitato Piccola Industria di Confindustria Firenze -.
E’ altresì importante che alcuni aspetti del rapporto fra banca e impresa vengano resi più fluidi, ad esempio nei tempi di risposta e nei costi e questo accordo ci da la possibilità e auspichiamo anche la garanzia che tutto ciò possa avvenire nel migliore dei modi e per sostenere lo sviluppo e la crescita delle nostre imprese fiorentine e italiane”. “Le banche hanno fatto la loro parte assicurando continuità creditizia e ricorrendo anche a iniziative straordinarie, fra tutte la moratoria sui mutui che il nostro Gruppo ha messo in atto per primo in Italia, osserva Luca Severini, Direttore Area Firenze e Casse della Direzione Regionale Toscana e Umbria del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Ma dobbiamo invertire la rotta e far cambiare marcia alla nostra economia: Banca CR Firenze mette sul piatto 1 miliardo di euro per rilanciare il sistema produttivo della provincia fiorentina. Un impegno finanziario che oltre a favorire la cosiddetta bancabilità delle pmi punterà su internazionalizzazione e innovazione. Queste infatti sono le direttrici su cui il gruppo Intesa Sanpaolo e Confindustria puntano per dare sostegno alle imprese dei nostri territori. Un impegno congiunto, perché i nuovi mercati e il contesto non facile vanno affrontati con iniziative comuni”.