In piazza Annigoni, presso gli stand allestiti per il Festival della Creatività, il primo cittadino di Firenze, Matteo Renzi ha parlato di nuove tecnologie per la mobilità cittadina, rinnovato l'impegno dell'Amministrazione per l'elettrico e non per l'ibrido, puntando nuovamente ad una città che si chiude ai vecchi motori proponendo alternative valide. "L'eco-pass può esserci - ha detto - non per colpire chi viene ad esempio da Pontassieve, ma per dire che se vieni da fuori, ti fermi prima per non inquinare visto che ti mettiamo a disposizione mezzi alternativi ad energia pulita" Durante la visita ha colto l'occasione per sedersi in cabina di pilotaggio ai comandi del simulatore allestito da Aeroporto di Firenze S.p.a. un software che offre la possibilità di sorvolare la planimetria tridimensionale del capoluogo toscano sfruttando le inquadrature satellitari. "Ora vediamo di andare a cercare la Caserma Marescialli quella cosa orrenda" commenta, ma poi ci prende gusto e sorvolando la città indica le future aree di riqualificazione, fino ad arrivare sulle Cascine per poi impennarsi a volo perpendicolare e lanciare l'Sos ai tecnici. Ripristinato l'assetto è la volta dell'avvicinamento alla pista "Non mi fate atterrare su quella parallela, l'è troppo semplice e se poi mi schianto chi lo sente il Gianassi? Fatemi fare quella vecchia perché così se casco c'è una ragione almeno". Per fare chiarezza chiediamo ai tecnici dell'Aeroporto fiorentino di illustrarci i passaggi essenziali dei loro studi effettuati sullo scalo: "Si tratta di uno studio svolto da noi circa 2 anni fa e che poi abbiamo presentato alla Regione Toscana che ha chiesto un ulteriore approfondimento all'Università di Firenze, sono i dati che ora servono per ridiscutere il PIT" Ma a cosa si è giunti attraverso questo studio? "Grazie alla consulenza di Enac, l'Ente normativo per eccellenza ed ai dati in possesso di Enav che svolge il controllo sul traffico aereo - spiegano - abbiamo potuto studiare varie soluzioni, dalla posizione perpendicolare all'Autostrada com'è attualmente, alla variante obliqua, sino alla parallela in tre diverse forme, convergente, parallela pura e divergente al tracciato autostradale.
Quel che più ci ha colpito e che maggiormente incide sono i parametri spazio e vento. La nuova pista avrà necessità di spazio ampio sia in coda che in testa, questo perché lo spazio di frenata non è solo sull'asfalto ma si considera un margine di sicurezza, detto cono, che tiene conto di un'area più vasta, davanti e dietro, dove non deve esserci praticamente nulla" Con la pista perpendicolare uno Stadio, per quanto a distanza ragguardevole, non ci può stare. "La pista obliqua oltre ad incidere in testa e in coda con abitazioni ed autostrada risulta essere anche in balia del vento che contribuisce ad un numero elevato di dirottamenti, il che significa dover manovrare i mezzi con molta difficoltà rischiando cambi di traiettoria e scarsa sicurezza nell'atterraggio" "La pista parallela infine, oltre a non creare problematiche legate ad aree abitate, si configura come favorevolmente esposta ai venti e ad impatto acustico molto limitato, inoltre ci sarebbe più spazio per l'attraversamento del parco" Il sindaco alla fine riassume l'esperienza con queste parole: "Quello che abbiamo potuto vedere anche oggi è che la pista così com'è oggi non può stare, il rischio c'è per tutti, il disagio è presente per molti abitanti della zona.
Aspettiamo che la Regione passi dalle parole ai fatti. Io non rivendico il diritto di aver avuto la migliore idea, ma a sentire l'esito di studi effettuati dagli esperti pare proprio che l'ipotesi di una pista parallela all'autostrada sia la migliore". Il messaggio ad Enrico Rossi è stato spedito nuovamente. La migliore per i tecnici, ma anche quella che consente di mantenere spazi per altre manovre, che non siano solo quelle aeree, visto che resterebbe lo spazio necessario per poter continuare a discutere di qualcosa, la Cittadella, che i promotori dell'idea stessa (i fratelli Della Valle, ndr) dichiarano accantonata e messa nel dimenticatoio.
Anche se ultimamente si è parlato più di Stadio e meno di aree tematiche e come dice Andrea Della Valle "lo Stadio da solo, senza la Cittadella, rende poco" di Antonio Lenoci