Firenze– “La costituzione di parte civile nel processo penale può essere chiesta da chi dimostra di aver subito un danno come conseguenza del reato. Allo stato attuale non si ravvisa un danno patrimoniale, morale, ambientale, che l’amministrazione regionale nel corso della causa potrebbe concretamente dimostrare di aver ricevuto”. Lo ha dichiarato la vicepresidente della Regione Toscana, Stella Targetti, rispondendo ad un’interrogazione di Marco Carraresi e Giuseppe Del Carlo (Udc), dopo la richiesta di rinvio a giudizio, disposta dalla Procura di Firenze lo scorso 23 settembre, per alcuni indagati sull’attuazione del Piano urbanistico esecutivo dell’area di Castello.
La vicepresidente ha precisato che l’atto di rinvio a giudizio è stato trasmesso alla Regione in via amministrativa, in quanto datore di lavoro di uno degli indagati in veste di assessore comunale all’epoca dei fatti. Stella Targetti ha poi rilevato che i reati contestati di appropriazione indebita, violenza privata, turbativa d’asta, corruzione, non sono riferibili “ad interessi di cui la Regione sia titolare”. In particolare, sulla convenzione siglata per il Piano urbanistico esecutivo, la vicepresidente ha precisato che si parlava genericamente di realizzare “un’importante sede amministrativa di funzioni direzionali pubbliche” e non “veniva localizzata la sede della Regione”.
Un successivo protocollo di intesa del gennaio 2006 con Comune e Provincia di Firenze ha poi stabilito che per la progettazione e realizzazione delle sedi sarebbero state seguite solo procedure di evidenza pubblica “impedendo in radice ogni eventuale ipotesi di accordo corruttivo”. “E’ avvilente che sulla vicenda di Castello il presidente della Giunta regionale non senta il bisogno di fare una comunicazione al Consiglio” ha dichiarato Marco Carraresi esprimendo la propria insoddisfazione sulla risposta.
A suo parere la Regione è coinvolta non solo sotto il profilo del danno all’immagine, ma anche per la convenzione a suo tempo sottoscritta, che assegna al proprietario dell’area i titoli per edificare. “Entro dicembre a Giunta regionale adotterà l’integrazione del Piano di indirizzo territoriale che, nell’ambito del Parco della Piana, darà priorità, nell’area di Castello, all’adeguamento dell’aeroporto di Peretola”. Lo ha dichiarato la vicepresidente della Giunta regionale, Stella Targetti, rispondendo ad un’interrogazione di Nicola Nascosti e Stefania Fuscagni (PdL) sulla programmazione territoriale dell’area, in particolare sulla compatibilità dello sviluppo aeroportuale con la realizzazione della ‘Cittadella Viola’.
La vicepresidente ha ricordato che, lo scorso luglio, la Giunta ha avviato il procedimento di integrazione al Pit. L’integrazione comprende: le scelte generali per l’attuazione del Master plan del Parco della Piana; la realizzazione del termovalorizzatore di Case Passerini; le aree per i Boschi della Piana; gli esiti del processo partecipativo, svolto tra gennaio 2009 e giugno 2010; i risultati del laboratorio progettuale promosso dalla Regione con gli enti territoriali interessati, svolto tra il 22 ed il 24 luglio scorso; le prescrizioni per la qualificazione dell’aeroporto, con l’integrazione del Master Plan degli aeroporti.
“Sarà necessario approfondire la sostenibilità dei diversi interventi sia in sede tecnica che attraverso processi di valutazione partecipativi – ha aggiunto Stella Targetti – Tali studi e valutazioni riguarderanno l’assetto idraulico, la qualità dell’aria, l’inquinamento acustico. Sarà allora possibile capire se, oltre alla qualificazione dell’aeroporto, la Piana fiorentina sia in grado di sopportare ulteriori carichi insediativi”. La vicepresidente ha poi precisato che il Comune di Firenze ha avviato formalmente la redazione del nuovo Piano strutturale ed ha trasmesso alla Regione il documento di Valutazione ambientale strategica e la Valutazione integrata intermedia.
“In questi documenti non ci sono previsioni che si discostino dalle politiche regionali – ha affermato Targetti – Nel primo, in un discorso più generale sullo sport, si parla di un ‘arco a tema’. Nel secondo, si dice che l’area di Castello rappresenta la porta di accesso al Parco della Piana”. “Basta con le dichiarazioni sui giornali: stiamo parlando del nulla – ha rilevato Nicola Nascosti – L’unico atto che contiene la previsione della della Cittadella Viola risale al Sindaco Domenici.
Nei documenti trasmessi dal Comune di Firenze alla Regione non si identifica alcuna area”. (dp)