L'amministrazione comunale di Palazzuolo sul Senio, guidata dal sindaco Cristian Menghetti ha deciso di chiudere, con 11 anni di anticipo, l'accordo siglato dalla precedente amministrazione con Bnl per alcuni prodotti finanziari derivati. "Nello specifico si tratta di una sottoscrizione fatta nel 2005 tra il Comune e l'istituto di credito di un "Irs collar" con scadenza alla fine del 2021. Una rescissione dovuta al fatto che i promessi vantaggi economici da maturarsi nel corso del contratto, non si sarebbero realizzati.
Anzi, vedendosi addebitati per il solo periodo 2007-2008 oltre 18mila euro di differenziali passivi, e ai quali si sono aggiunti 10mila euro di costi occulti, il Comune ha dato mandato ai legali (lo studio Manzi - Fargiorgio & Partners di Formia) di annullare il contratto. Un'azione che oggi ha dato esito positivo e ha visto il comune di Palazzuolo, di fatto, ottenere dalla Bnl in tutto 7.300 euro" si legge in una nota stampa dell'amministrazione. In questo modo anche il piccolo comune appenninico rientra tra i 300 comuni italiani che dall'inizio della storia dei derivati hanno deciso di defilarsi anticipatamente da questo strumento finanziario. Per il sindaco Cristian Menghetti "finalmente il Comune mette fine alla pericolosa operazione finanziaria che la precedente amministrazione aveva aperto con la Bnl.
Si trattava infatti di una operazione di finanza derivata speculativa, imprevedibile e ad alto rischio economico, che avrebbe potuto avere effetti devastanti ed irreversibili per le casse del Comune. Non si possono rischiare i soldi pubblici - continua Menghetti - come dentro ad un casinò, gli amministratori devono procedere con estrema cautela evitando di farsi abbagliare dalle promesse di facili entrate".