“Leggere dell’Eroica sul New York Times è motivo di grande orgoglio per Gaiole e per tutta la provincia di Siena. Se il più celebre quotidiano americano ha scelto di raccontare questa corsa, la passione e l’amore per il ciclismo che ne stanno alla base, è perché siamo riusciti a trasmettere l’anima de l’Eroica, la sua autenticità”. E’ il primo commento del sindaco di Gaiole in Chianti, Michele Pescini, alla notizia che il New York Times ha dedicato, in ottobre, un servizio al più famoso viaggio a pedali non competitivo conosciuto al mondo.
“Quello del quotidiano americano è un resoconto appassionato - continua il sindaco - fatto di frammenti di passato e interviste ai protagonisti (quest’anno sono stati 3480 i ciclisti al via, di cui 748 provenienti da 26 Paesi) che ogni anno sfidano la fatica e il sudore per prendere parte alla corsa, senza badare troppo al cronometro, sereni di fermarsi e godersi il paesaggio, un panino o un bicchiere di Chianti. Perché l’importante non è vincere ma esserci, sentirsi parte di un viaggio che ti fa respirare i valori del ciclismo di una volta, quello dei tempi di Fausto Coppi e Gino Bartali, quando il ciclismo era ancora lo sport che muoveva le passioni degli italiani al posto del calcio”.
“L’Eroica, continua il sindaco, è molto di più di una corsa: è un appuntamento unico che ci ha permesso di valorizzare le terre di Siena e di conservare i chilometri e chilometri di strade bianche che caratterizzano il nostro territorio, facendo del percorso de l’Eroica un tracciato permanente. Se oggi possiamo vantare questi risultati un grazie lo dobbiamo rivolgere in primis al fondatore e ideatore de l’Eroica, Giancarlo Brocci, che sta portando avanti questo progetto con passione instancabile”. “Il New York Times che scrive dell’Eroica e lo fa in modo compiuto, ampio e competente – afferma Giancarlo Brocci, fondatore e ideatore de l’Eroica e del GiroBio, oltre che consigliere comunale con delega allo sport - è il riconoscimento che il ciclismo ha una grande anima, conserva un notevole appeal e può cercare la strada del suo futuro guardando al passato.
L’Eroica fa riscoprire la bellezza della fatica, il romanticismo di una pratica sportiva di impegno estremo, ma che è anche viaggio, avventura, imprevisto e scoperta di luoghi da sogno. Il New York Times – aggiunge Brocci – è il top del prestigio mondiale e la sua attenzione per la nostra manifestazione si unisce a un interesse mediatico diffuso: Velvet, Il Sole 24 Ore, il mensile della Ryan Air, il Corriere della Sera hanno dedicato alla nostra cicloturistica d’epoca grande rilievo e all’evento di domenica scorsa c’era davvero il mondo, tv comprese.
L’Eroica – conclude Brocci – ha saputo proporre i valori del ciclismo che fu in chiave di ritorno alla pulizia e alla credibilità di questo sport. Il successo della strada bianca per professionisti, dilettanti e donne, il Girobio e i suoi principi e il progetto della Coverciano del ciclismo sono tutti figli de L’Eroica, di cui a Gaiole, senza falsa modestia, siamo molto orgogliosi”. L’articolo su L’Eroica pubblicato sul New York Times, a firma di Gaia Pianigiani, è disponibile anche on line sul sito web del quotidiano, NY Times