Due ore di confronto. E, per la prima volta, al massimo livello. Intorno allo stesso tavolo, nella sala consiliare del comune di Piombino, si sono ritrovati il magnate russo della Severstal Alexey Mordachov, il sottosegretario al Ministero per lo Sviluppo Economico Stefano Saglia, il presidente della Regione Enrico Rossi, il sindaco di Piombino Gianni Anselmi, il presidente della Provincia Giorgio Kutufà e il prefetto di Livorno Domenico Mannino. "La Lucchini – ha detto Rossi al termine dell’incontro - deve avere un futuro perché è un azienda che fa prodotti di alta qualità con una storia industriale di assoluto rispetto e con maestranze e tecnologie all’avanguardia.
Viene da una fase critica provocata dall’andamento dei mercati, ma Mordachov ci ha assicurato che questa azienda ha un futuro e che lui stesso aprirà un fase di confronto con il sistema bancario per ricontrattare il debito. Ci ha anche informati di avere un piano industriale che prevede, insieme ad una ristrutturazione, anche nuovi investimenti con l’obiettivo di raddoppiare la produzione di rotaie. Naturalmente è fondamentale che si trovi un accordo con le banche". "Ma la cosa più importante sta nel metodo - ha aggiunto Rossi -.
Oggi intorno allo stesso tavolo, insieme alla proprietà dell’azienda, erano sedute le istituzioni locali, la Regione e anche il governo nazionale. Mordachov ci ha illustrato il piano industriale e entro ottobre sapremo se riuscirà a trovare un accordo con le banche. La Regione è già intervenuta con 5 milioni a sostegno dell’indotto che serve a sostenere le Pmi durante la fase di ristrutturazione, fino - ci auguriamo - alla ripresa". Il presidente Rossi ha concluso sottolineando che "abbiamo fatto della questione Lucchini una questione nazionale, della quale si è interessato lo stesso presidente del Consiglio e abbiamo coinvolto il premier russo Medvedev.
E questo lo considero un fatto importante che ci può aiutare a fare un positivo passo in avanti". di Remo Fattorini