Il sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini interviene su Piano Strutturale di Bagno a Ripoli e area metropolitana. “Il governo del territorio e la crescita complessiva dell'area fiorentina sono sempre più una questione che non attiene ai singoli Comuni, perciò registriamo con piacere il fatto che l'amministrazione di Firenze abbia convocato per il 14 luglio su questo tema una riunione fra tutti i Comuni dell'area. E chissà se un incontro basterà. Certo è che il nostro auspicio ed impegno è che si realizzi un dialogo vero e che la discussione entri nel merito dei rapporti e dei nodi fra Firenze e i Comuni limitrofi, con un confronto che interessi anche le scelte strategiche, quali per esempio la tranvia e il trasporto pubblico locale, particolarmente oggi che quest'ultimo sta andando verso una sforbiciata nelle risorse pari al 40%.
È sulla base di elementi come questi che il trasporto pubblico locale dovrà essere riorganizzato, e in tale riorganizzazione Firenze ha un ruolo decisivo, ma congiuntamente con gli altri Comuni. Quanto al consumo di suolo pari a zero dichiarato da Firenze, è naturalmente un fatto apprezzabile, tanto è vero che anche le nostre previsioni per i prossimi 15 anni (nuovi insediamenti, strade, infrastrutture, cambi di destinazione d'uso del patrimonio edilizio e agricolo) vanno verso un consumo di suolo a Bagno a Ripoli pari a 0,55 mq per abitante all'anno.
Un indice estremamente basso, se paragonato ad analoghe previsioni europee, in particolare a quelle della Germania, spesso portata ad esempio nelle discussioni sul tema. Inoltre, sottolineiamo con soddisfazione che il nostro consiglio comunale ha recentemente adottato il Piano Strutturale (un Piano concepito in relazione all'area metropolitana e individuando per Bagno a Ripoli un ruolo di cerniera tra la città e le aree rurali ed extraurbane alle nostre spalle), al termine di un ampio confronto con i cittadini, realizzato in questi ultimi anni attraverso metodologie fortemente innovative come quelle che oggi sta utilizzando anche Firenze: town meeting, sorteggio di gruppi di lavoro dall'anagrafe dei residenti, confronto continuo con i cittadini.
Infine, se cresce in tutti la consapevolezza dell'importanza dell'area e della città metropolitana, dovremmo passare dalla sempre maggiore condivisione di tutti i Piani Strutturali all'elaborazione di un Piano Strutturale unico”.