“Le risorse della montagna sono fondamentali, essenziali per la sopravvivenza di città e pianure” è questo il messaggio principale lanciato questa mattina al “Diga Day” sul lago di Bilancino da amministratori di Comuni e Comunità Montane. La scelta di protestare a Bilancino, luogo simbolo dell’acqua Toscana, non è stata fatta a caso “la manovra economica finanziaria del Governo – ha spiegato Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana, fra gli organizzatori della manifestazione – ignora le ragioni delle popolazioni montane, che chiedono solo di poter trovare nelle proprie ricchezze, come l’acqua, appunto, le possibilità anche economiche che ci consentano ancora di vivere e lavorare in questi territori”.
Nell’appello scritto dagli amministratori, che hanno partecipato alla manifestazione di questa mattina, si afferma che la manovra economica varata dal governo e la Carta delle Autonomie negano lo sviluppo dei territori, soprattutto quelli montani che già sono penalizzati dal punto di vista orografico “negando di fatto – si legge nel documento – i servizi essenziali alla sopravvivenza della comunità”. In particolare si rischia in montagna la scomparsa delle scuole, la chiusura delle farmacie, la riduzione del trasporto pubblico, mentre la pianura “saccheggia” le risorse della montagna, come, ad esempio, l’acqua.
Oltre a questo nell’appello si segnala che Uncem e tutti gli enti montani hanno richiesto più volte un confronto con il Governo, che ormai da tempo viene rimandato. Nonostante tutto gli amministratori montani non si arrendono e fanno, nuovamente, richieste precise al Governo tra le quali quella di evitare che sui territori montani vengano a mancare i servizi essenziali e l’istituzione di patti per lo sviluppo tra aree urbane-metropolitane e montane-rurali.