"L'introduzione del pedaggio per l'Autopalio, che dovrebbe essere addebitato sulla base dell'attuale manovra finanziaria a chi attraversa il casello Firenze Certosa dell'A1, non fa che confermare la volontà del Governo di imporre dei balzelli ingiusti, evitando di affrontare quello che è il vero tema all'ordine del giorno, e cioè l'ammodernamento della Firenze-Siena. Quello che noi vogliamo è una strada nuova, non un balzello iniquo". Lo afferma l'assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao, ribadendo l'esigenza di un incontro con il ministro Matteoli, già chiesto peraltro con una lettera inviata il 10 giugno scorso insieme ai presidenti delle province di Firenze e di Siena, Andrea Barducci e Simone Bezzini.
"Confermiamo – prosegue Ceccobao – la necessità di essere convocati quanto prima dal ministro per condividere le preoccupazioni sollevate dalle comunità interessate e per affrontare insieme i tanti problemi del raccordo autostradale Firenze-Siena, un’arteria a quattro corsie di larghezza limitata, senza adeguate banchine, con raggi di curvatura altrettanto limitati. E con un fondo stradale pessimo e in molti punti pericoloso". "Sono necessari – spiega l'assessore ai trasporti - progetti di ammodernamento delle nostra infrastrutture nell'interesse delle comunità locali e dei nostri sistemi di impresa.
Se c'è un pedaggiamento, deve essere legato a interventi di questo tipo. Ma è necessario prevedere l'esclusione dal pedaggio dei residenti". di Lorenza Pampaloni