"Sono incomplete e contrastanti le informazioni sulle terre di scavo della Tav che arriveranno su camion e in treno da Firenze nel Valdarno, fino a San Giovanni, con destinazione l'ex area mineraria di Santa Barbara". E' la replica del portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re, al sindaco di San Giovanni, Maurizio Viligiardi, intervenuto nei giorni scorsi sul futuro trasporto nel Valdarno del cosiddetto "smarino", materiale di scavo del tunnel dell'Alta Velocità di Firenze.
"Secondo informazioni della Rete Ferroviaria Italiana (RFI), contenute in un documento del 13 marzo 2009 - afferma Maurizio Da Re - saranno da 1 a 62 camion al giorno, con un picco di 68, carichi di terra, che partiranno dal cantiere ferroviario di Firenze Campo di Marte per arrivare in autostrada fino a San Giovanni e poi a Santa Barbara". Questo via vai di camion, secondo il portavoce dei pendolari, dovrebbe partire dal prossimo settembre, per circa 5-6 mesi, durante il periodo di scavo del "pozzo" di ingresso al futuro tunnel della Tav.
Poi con l'inizio dello scavo vero e proprio con la "talpa", nei primi mesi dell'anno prossimo, comincerà il trasporto su treno dello smarino, 1 milione e 350 mila metri cubi di materiale, autorizzato con la Valutazione di Impatto Ambientale del 29 luglio 2009 dal Ministero dell'Ambiente per il progetto di recupero dell'ex area mineraria di Santa Barbara. "Secondo la Regione Toscana i treni con le terre di scavo - prosegue Da Re - circoleranno di notte, sulla linea lenta fra Firenze-Pontassieve-Figline-San Giovanni, perchè di giorno sulla linea del Valdarno ci sarebbe solo lo spazio per i treni dei pendolari".
L'informazione risale al 13 maggio scorso durante la riunione ad Arezzo della Regione Toscana e Trenitalia con i comitati dei pendolari. "Visto che i lavori di scavo delle due gallerie dell'Alta Velocità di Firenze saranno eseguiti solo con una talpa - aggiunge ancora Maurizio Da Re - il trasferimento delle terre nel Valdarno sarà diluito negli anni e quindi i treni, in notturna, saranno in numero costante nel tempo e sembra difficile che possano essere in numero variabile, con punte fino a undici, così come ha detto il sindaco di San Giovanni".
Il portavoce dei pendolari ricorda infine i tempi previsti per il deposito delle terre a Santa Barbara. "Secondo il cronoprogramma previsto dalla delibera della Regione del 9 febbraio 2010 per l'approvazione del piano Enel di recupero ambientale della ex miniera - sottolinea Da Re - ci vorranno sei anni, fine 2016, per realizzare la collina di Castelnuovo e il progetto è limitato a 1 milione e 350 mila metri cubi di materiale e non prevede il rimanente 1 milione e 500 mila metri cubi di terre che il Ministero dell'Ambiente deve ancora autorizzare in base a una integrazione del progetto Enel, presentata solo lo scorso 4 febbraio.
Quindi è probabile - conclude Da Re - che i tempi del trasporto delle terre di scavo nel Valdarno si allungheranno rispetto ai 5 anni previsti, così come lo stesso piano di recupero di Santa Barbara".