Da quando e per quanti anni arriveranno nel Valdarno i treni con le terre di scavo dei lavori della Tav di Firenze, fino alla stazione di San Giovanni Valdarno, con destinazione l'area mineraria di Santa Barbara? E' perplesso il portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re, per le informazioni frammentarie e contraddittorie da lui raccolte da Regione Toscana e da Trenitalia, lo scorso giovedì alla riunione con i pendolari ad Arezzo. "Secondo la Regione Toscana i treni con lo smarino, la terra di scavo dell'Alta Velocità, circoleranno solo di notte, sulla linea lenta fra Firenze-Pontassieve-Figline-S.Giovanni - afferma Maurizio Da Re - perchè di giorno ci sarebbe solo lo spazio per i treni dei pendolari, mentre Trenitalia è invece possibilista sull'orario diurno dei treni delle terre di scavo in contemporanea con quelli dei pendolari".
Nessuna informazione sul numero dei treni con lo smarino e soprattutto sulla data di inizio e della durata di questo trasporto, che potrebbe creare non pochi problemi sulla linea aretina. "La talpa - continua Da Re - doveva iniziare lo scavo del tunnel nel cantiere della stazione di Firenze Campo di Marte nei primi mesi del 2011, ma la data potrebbe slittare ancora, fino a quando il progetto di recupero dell'area di S.Barbara non sarà integralmente approvato dal Ministero dell'Ambiente, con una nuova Valutazione di Impatto Ambientale".
Il portavoce del Comitato Pendolari sottolinea che l'attuale progetto di recupero ambientale dell'area mineraria consente l'utilizzo di meno della metà delle terre di scavo provenienti da Firenze, dal tunnel e dalla stazione sotterranea dell'Alta Velocità, 1 milione e 350 mila metri cubi di terra, autorizzata dal Ministero dell'Ambiente lo scorso 29 luglio 2009. Ne rimane da smaltire ancora 1 milione e 500 mila, prevista come destinazione fino al 2007 nell'area dell'interporto di Guasticce, vicino a Livorno, che si sta già prendendo le terre di risulta del cantiere dello Scavalco ferroviario di Castello.
"L'Enel ha presentato al Ministero dell'Ambiente un nuovo progetto di adeguamento per S.Barbara lo scorso 4 febbraio - aggiunge Da Re - quindi potrebbero passare ancora dei mesi prima che il Ministero dia il proprio parere, con altre prescrizioni e vincoli, che potrebbero complicare e allungare i tempi per lo smaltimento dello smarino dei cantieri Tav di Firenze". Non è un caso, ricorda Da Re, se per scavare le due gallerie parallele è stato deciso l'uso di una sola fresa anzichè due, rallentando i lavori e suddividendoli in 2 fasi, in modo da permettere con certezza lo smaltimento di tutto lo smarino a S.Barbara.
"Lo scavo per l'Alta Velocità di Firenze potrebbe durare ben di più dei 4 anni previsti - conclude Da Re - e così potrebbe essere anche per il trasporto in treno dello smarino nel Valdarno e per il recupero ambientale di S.Barbara".