L'assemblea dei soci di Gaia spa, gestore in house del Servizio idrico integrato in 44 comuni dell'ATO1 Toscana Nord, ha approvato il bilancio dell'esercizio 2009. Ad un anno dall'avvio del piano di riorganizzazione emergono gi i primi risultati positivi. ll conto economico 2009 chiude con un risultato pari ad euro 66.411. I ricavi della gestione caratteristica sono diminuiti rispetto all'esercizio precedente a seguito della revisione tariffaria approvata dall'AATO ma l'effetto negativo è stato contenuto grazie ad una riduzione significativa dei costi operativi e alla naturale riduzione del saldo negativo della gestione finanziaria per la riduzione dei tassi d'interesse e l'esposizione debitoria netta nei confronti delle banche.
Il valore notevole della gestione straordinaria, generato dalla sopravvenienza attiva dovuta alla rideterminazione delle rate di mutuo dei comuni poste a carico di Gaia maturate nel periodo 2005\2008, ha permesso di adeguare il fondo svalutazione crediti con lo stanziamento di un corrispondente importo. L'aumento del capitale sociale ha permesso di riequilibrare, seppur parzialmente, il rapporto tra fonti di finanziamento esterne e quelle interne per la copertura degli investimenti dell'attivo fisso. Nel 2009 la società si è impegnata nell'attuazione del piano di riorganizzazione predisposto ad inizio esercizio per far fronte alle pressanti difficoltà operative, economico e finanziarie in cui la società si era venuta a trovare a fine 2008.
La società ha intrapreso proficuamente il percorso tracciato nel “piano di svolta” posto sotto l'attenta guida del nuovo direttore (Paolo Peruzzi). Il Piano prevedeva e richiedeva un impegno congiunto da parte di tutti i principali stakeholders: l'aumento di capitale da parte dei soci, una profonda riorganizzazione e controllo della gestione aziendale da parte degli amministratori e della direzione, collaborazione e precisi impegni con istituti di credito e fornitori. Così è stato.
A ottobre 2009 si è concluso il versamento di 13 milioni di euro di capitale sociale, che ha portato il patrimonio netto dai 2 agli attuali 15,2 milioni di euro e ha permesso di riequilibrare il rapporto tra fonti di finanziamento esterne ed interne per la copertura dell'attivo fisso. Parallelamente l'attività aziendale è stata capace di un efficace e tempestivo recupero della morosità (4,5 milioni) e contenimento dei costi. Le risorse monetarie che ne sono derivate hanno consentito di rispettare gli impegni presi verso i fornitori e quindi di saldare parziale il consistente debito maturato negli esercizi passati.
Con il nuovo finanziamento a breve concesso dagli istituti di credito nel primi mesi del 2010, sono stati effettuati ulteriori pagamenti ai fornitori. Nel 2009 la società ha apportato significative modifiche organizzative alla gestione, introducendo anche nuovi strumenti di direzione aziendale. Innanzitutto è stato ridisegnato l'assetto organizzativo della società, con la trasformazione della macrostruttura da prevalentemente divisionale per zone operative territoriali a prevalentemente funzionale.
E' stato reimpostato il sistema di pianificazione e controllo ed introdotta la Balanced scorecard per il controllo delle performance aziendali. Il 2010, oltre a completare e consolidare i traguardi fissati nel piano di riorganizzazione, tra cui anche la riapertura della sottoscrizione di un ulteriore aumento di capitale sociale per circa 6 milioni, vedrà la società impegnata nella preparazione della gara per la scelta del socio privato che le consentirà di mantenere l'affidamento originario al 2029, così come prevede l'attuale testo dell'art.23 bis del TUEL.