In Italia esistono oltre 800 luoghi di preghiera islamici. Alla domanda: "Sei tu favorevole alla realizzazione di una moschea, o centro islamico nel comune di Greve in Chianti?" solamente il 3% dei votanti ha detto sì. Se anche il Comune di Greve in Chianti andrà fino in fondo, deliberando la realizzazione di un centro islamico o moschea, l'episodio rileva certo una diffidenza generalizzata. “Il risultato del referendum della lega sul centro islamico a Greve? Scontato”. Italia dei Valori così commenta la consultazione voluta dai leghisti.
“E' chiaro – dice Alessandro Cresci, coordinatore provinciale fiorentinto di IdV - che chi si è avvicinato ai banchini della Lega sono nella stragrande maggioranza persone più o meno sensibili ai loro intendimenti. Ai loro valori noi rispondiamo con gli articoli della Costituzione Italiana dove all'art. 2 dice che la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo (tra cui la libertà di religione), sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale, tra cui riteniamo che lo sia quello di dare la possibilità di professare la propria religione in luoghi appropriati; con l'art.
8 dove dice che le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano, e un centro islamico fino a prova contraria non la contrasta. La Lega specula sulle paure della gente con un razzismo strisciante che di cristiano ha ben poco. Ammesso che i risultati rispecchino cosa pensa in maggioranza la gente di Greve, e ne dubitiamo, noi riteniamo che un buon amministratore debba pensare a tutta la sua comunità e non solo ad una parte e che ciò che pensa la maggioranza non è detto che sia la cosa più giusta.
Anche Hitler aveva la maggioranza dei tedeschi con sé quando predicava la superiorità della razza ariana. L'Italia è uno stato laico e deve dare le stesse possibilità a tutte le religioni. I buddisti hanno il loro centro, i protestanti anche, continuiamo a ritenere giusto che ce l'abbiamo anche quei mussulmani cittadini onesti che pagano le tasse come tutti gli altri, Inoltre sarebbe anche più facile interagire con loro e conoscerli meglio, il che faciliterebbe la loro integrazione nella comunità, senza contare che chi professa tale religione non è detto che sia necessariamente un extracomunitario”.