È durato quasi otto ore il primo maxi intervento chirurgico da evento traumatico che ha visto impegnato al tavolo operatorio e nel post-operatorio tre primari dell’ospedale di Livorno. Rolando Gagliardi, Guglielmo Talini e Paolo Roncucci, rispettivamente Direttore dell’Unità Operativa di Neurochirurgia, Otorinolaringoiatria ed Anestesia e Rianimazione, con le loro equipe hanno affrontato e risolto il caso di un uomo che in un incidente aveva riportato un gravissimo trauma cranico e facciale con ferite alla testa e al volto. “L’eccezionalità dell’intervento per il nostro ospedale – spiega Monica Calamai, direttore dell’Azienda Usl 6 di Livorno – è legata sicuramente alla multidisciplinarietà dell’operazione.
Fino a poco tempo fa il nostro presidio ospedaliero non sarebbe stato in grado di gestire un paziente con una problematica di tale gravità e sarebbe stato necessario trasportarlo in un’altra struttura. Questa volta, invece, abbiamo potuto affrontare e risolvere il caso senza l’aiuto di nessuna risorsa esterna”. Rolando Gagliardi, Direttore della Uo di Neurochirurgia, non nasconde la propria soddisfazione. “Si è sicuramente trattato – dice – di un intervento complicato soprattutto per la necessità di incrociare, in certe aree della testa, il mio lavoro con quello degli altri colleghi.
L’operazione è stata compiuta circa un mese fa e, se il paziente è già a casa, vuol dire che è andata davvero più che bene”. All’uomo, infatti, è stata ricostruita gran parte del volto (naso, zigomo, cavità oculare) e della scatola cranica che era stata seriamente compromessa dall’incidente. “La difficoltà di intervenire in casi come questi – dice Guglielmo Talini, Direttore dell’Uo di Otorinolaringoiatria – sta nel cercare di salvare, per quanto possibile, tutte le funzionalità di parti così delicate, come nel caso di occhi o naso, e contemporaneamente riuscire a garantire il risultato estetico.
Ci siamo in buona parte riusciti e di questo il paziente è rimasto molto contento. Per quanto riguarda la parte di intervento di mia competenza, gli aspetti più complessi sono stati sicuramente quelli relativi ad un’orbita plurifratturata e alle ossa nasali che hanno richiesto una ricostruzione pressoché totale”. Durante l’operazione chirurgica, così come nei giorni precedenti e successivi all’intervento, un lavoro fondamentale è stato quello dell’equipe di anestesisti e rianimatori coordinati dal Direttore, Paolo Roncucci.
“Eventi traumatici come questo – racconta Roncucci – richiedono sempre non solo un lavoro operatorio delicato, ma anche un attento controllo precedente e successivo all’operazione, altrettanto impegnativo, per la stabilizzazione e per il monitoraggio di tutti i parametri vitali del paziente”.