Firenze- Finisce la politica dei due tempi. Basta con l'alternativa “aspettare o pagare”. Il “Registro unico di prenotazione” assicurerà un unico tempo di attesa a chi dovrà farsi operare negli ospedali toscani, sia che il cittadino scelga il regime ordinario, quindi gratuito, sia che preferisca la prestazione “intramoenia”, e quindi paghi per essere operato da un professionista di sua scelta. L'attesa non potrà superare il tempo massimo di 3 mesi, pena il rimborso. Verrà anche istituito un numero verde regionale per una corretta e rapida informazione al cittadino.
«Quante volte – dice l'assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi - abbiamo sentito i pazienti denunciare: “Devo operarmi, ma alla Asl mi hanno detto che devo aspettare mesi. Invece se pago si risolve tutto domani. Non è giusto”. E' stato per anni un ritornello costante, una lamentela diffusa e non ho paura a definirla giustificata. Tuttavia è giusto anche assicurare, a chi vuole, la possibilità di scegliere il professionista che preferisce. Adesso abbiamo trovato il sistema di conciliare le due cose: tempi di attesa uguali per tutti e libertà di scelta.
Siamo il primo sistema sanitario a farlo. Comporterà un grande sforzo organizzativo da parte delle Aziende, disponibilità da parte dei professionisti e un investimento di 10 milioni e 350 mila euro. Ma i bilanci della sanità toscana sono in regola e quindi possiamo permetterci, senza chiedere un soldo di più al cittadini toscani, di spendere per rendere i servizi ancora più efficienti ed equi e assicurare a tutti, senza differenze, il trattamento giusto al momento giusto» Anche i tempi entro i quali verrà realizzato il progetto, primo novembre 2009, risultano particolarmente brevi, considerata la complessità organizzativa che le aziende dovranno affrontare.
Ecco come funzionerà il percorso chirurgico, che sarà completamente informatizzato. Il medico chirurgo compilerà, dopo la visita effettuata sia in regime ordinario sia in intramoenia, una scheda contenente tutte le informazioni necessarie circa l'intervento, codice di priorità compreso. Queste schede dovranno essere consegnate all'Ufficio programmazione chirurgica che, indipendentemente dalla modalità scelta dal paziente, le inserirà nel Registro unico di prenotazione e nella lista di programmazione suddivisa per Unità operative.
Le liste scorreranno secondo questi criteri: ordine progressivo, non risposta alla chiama, non disponibilità del paziente e codice di priorità clinica e socio-sanitaria. La responsabilità della tenuta dei registri di ricovero, che saranno disponibili in rete informatica presso le Unità operative delle varie specialità e presso la direzione di presidio, è affidata al direttore sanitario di presidio, che vigilerà sull'utilizzazione corretta, trasparente e appropriata del registro stesso e autorizzerà eventuali deroghe con specifica annotazione. Se il tempo di attesa massimo previsto, tre mesi, non sarà rispettato al paziente sarà rimborsato il costo della prestazione previsto nel “Nomenclatore regionale tariffario”, se l'intervento sarà effettuato successivamente presso una struttura privata non convenzionata.
Il rimborso sarà corrisposto a partire dal primo febbraio 2010. Il numero verde regionale aiuterà il cittadino a individuare la disponibilità della prestazione dando una risposta entro 7 giorni lavorativi.