FIRENZE- I cittadini toscani che hanno subito una grave ustione non dovranno più essere trasportati in centri di altre regioni.. Ha infatti avviato la sua attività il “Centro Grandi Ustionati” di Pisa, che sarà il punto di riferimento regionale e interregionale e un forte polo di attrazione per pazienti provenienti non solo dalla Regione Toscana ma anche dal resto d’Italia. Il centro, alla cui inaugurazione partecipa oggi l’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi, si trova presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana ed è diretto dal professor Alessandro Massei, primario di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica.
“Abbiamo compiuto un investimento importante pari a circa 3 milioni e 300 mila euro –afferma l’assessore Rossi – indispensabile per garantire ai cittadini il massimo dell’assistenza. Il polo pisano, che ha un bacino di utenza potenziale di circa 8 milioni e mezzo di abitanti, colma una vera e propria lacuna nella rete regionale dell’alta specialità e nell’intero centro Italia”.
Per varie prestazioni, relative a ustioni non estese, la Toscana è stata fino ad oggi all’altezza delle esigenze.
Mancava il tassello più impegnativo, quello per il trattamento delle ustioni estese con intervento chirurgico, per il quale non esisteva copertura. I pazienti dovevano essere quindi trasferiti altrove. Nel triennio 2001-2003 questo tipo di casi registrati in Toscana sono stati complessivamente 40, di cui 14 nell’area nord ovest, 16 nell’Area vasta Centro, e 10 nell’area Vasta Sud-est. Considerando che la tariffa per caso trattato è pari a 28.132 euro, a livello regionale si registra nel triennio una passività pari a 1.125.280 euro.
Senza contare il fatto che ciascun paziente è in media sottoposto nel giro di 24 mesi almeno a 6 interventi di chirurgia plastica, di diversa complessità, per un costo tariffario complessivo di circa 50.000 euro ciascuno. In totale quindi la Regione ha speso per questi casi 3.125.280 euro. Bisogna infine aggiungere tutti i costi della fase riabilitativa e quelli sostenuti dalle famiglie, per gli spostamenti e i soggiorni che di solito sono lunghissimi.
L’apertura del Centro di Pisa puo’ essere quindi salutata come un vero e proprio evento, una svolta nell’attività assistenziale degli ustionati gravi.
Il Centro è costituito da 4 camere destinate alla terapia intensiva e da 4 alla terapia sub intensiva. I box di terapia intensiva hanno una zona filtro con regolazione della pressione, una zona di degenza con letto assistito e vasca di balneazione e il bagno. L’intero reparto è costituito da una sala di riabilitazione, una sala operatoria destinata esclusivamente al centro con una sede di accettazione del paziente per la prima bonifica. Inoltre, vi è una sala filtro per il personale medico e infermieristico, un locale destinato alla caposala, una stanza per la medicheria, una per la farmacia e sterilizzazione.
Tutto il reparto è condizionato con soffitti radianti che consentono una regolazione del microclima con bassa velocità dell’aria di emissione e tutti i locali sono collegati, attraverso un circuito interno di telecamere ad infrarossi, alla zona destinata alla caposala, mentre le pressioni interne ai box sono regolate da una consolle di computer dalla quale si comandano i cambi d’aria , le pressioni degli ambienti e l’umidità. In tutte le stanze di degenza sono presenti lampade scialitiche (le lampade presenti nelle sale operatorie che garantiscono la fedeltà delle informazioni visive trasmesse dalla zona di lavoro al medico).I visitatori accedono al reparto dalla hall in un locale specifico dal quale possono vedere il paziente attraverso un vetro e parlargli usando un citofono.
Infine, tutte le pareti del reparto sono rivestite con materiale asettico che non permette l’accumulo di polvere.
Oltre all’aspetto tecnico, la direzione dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, in collaborazione con il coordinamento infermieristico e l’equipe del professor Massei, ha già portato a termine il corso di formazione destinato ai medici e paramedici ed ha già stabilito i turni del personale che dovrà operare nel centro grandi ustionati. L’importanza della formazione è data dalla particolare tipologia di pazienti.
Infatti è necessario garantire cure intensive con elevati livelli assistenziali, cure tempestive e complete di carattere pluridisciplinare e cure infermieristiche globali, sicure per il paziente e per il personale di assistenza. I grandi ustionati hanno un alto grado di dipendenza dovuto alla gravità della situazione clinica e necessitano di interventi assistenziali complessi, altamente specialistici e corrono il pericolo di un elevato rischio di infezioni. Inoltre deve essere portata particolare attenzione al dolore e alla mobilizzazione.
I Centri Grandi Ustionati sono delle strutture specializzate per il trattamento di ustioni di 1° e 2° grado importanti per la vasta percentuale corporea ustionata (oltre il 20% per gli adulti; oltre il 15% nei bambini) e ustioni di 3° grado, con interessamento profondo dei tessuti, che richiedono un'asportazione chirurgica della parte necrotica e successiva ricostruzione estetico-funzionale (interessanti prevalentemente mani, piedi, genitali e viso). All'interno di tali centri il trattamento del paziente è articolato con una fase di emergenza che dura mediamente 48 ore, nella quale vengono effettuate terapie rianimatorie (ripristino liquidi e sangue) e con una fase acuta dove si procede con un programma chirurgico instaurando le prime terapie riabilitative.
(sc)