La Tangenziale va fatta, si diceva già 15 anni fa. Ma ora i tunnel sotto la città potrebbero diventare tre: perché a quello della TAV si aggiungono quello della linea 2 della tramvia e di questa nuova "Tangenziale con pedaggio", sorta di circonvallazione Varlungo-Careggi-Castello che Firenze non ha mai avuto. E' di questa nuova idea che ieri Matteo Renzi ha parlato per due ore in Consiglio Comunale. Ecco l'ipotesi della tangenziale nord-sud sotterranea con pedaggio e della linea 2 della tramvia, che arriverà dallo scalo di Peretola, o meglio dal polo scientifico di Sesto (il progetto è da fare), con sottoattraversamento del centro storico, per intendersi sotto la cupola di Brunelleschi in piazza del Duomo, da dove, nel progetto originario, sarebbe dovuta passare.
Secondo alcune indiscrezioni l'idea finora più gettonata è di far sì che la linea 2, una volta arrivata da Peretola alla stazione, continui per via Valfonda. Così mentre Comune e Tram di Firenze, il raggruppamento costruttore, discutono ancora del progetto, "Entro l'anno concorso sulla circonvallazione. Con Fondiaria diminuiremo i volumi della Cittadella viola" ha annunciato il Sindaco di Firenze, aggiungendo: "Se la linea 2 della tramvia non è partita è perché il progetto esecutivo che deve essere portato alla nostra attenzione".
C'è da precisare però che ad oggi non sono certi i tempi di realizzazione, né l'entità dei finanziamenti per la linea 2. "Matteo Renzi ha molte buone intenzioni -dichiara il capogruppo Udc in Provincia Federico Tondi- Il problema è che non faccia come Berlusconi: molte promesse, ma poca sostanza. Tuttavia lo prendo sul serio. Sono contento che il Sindaco apra alle opposizioni per il bene della città. A differenza del Pdl che ha già espresso il suo diniego, per motivi elettorali, l’Udc è disponibile al confronto.
La tangenziale e il tracciato della linea 2 non sono stati inventati da Matteo Renzi, che ha ereditato un problema e lo colloca in una prospettiva nuova. Diciamo allora che a questo punto vogliamo vedere le carte, con una premessa: questi passaggi vanno compresi in un’ottica di città metropolitana, che è più vasta di quella del Comune di Firenze in quanto tale. Occorre perciò una condivisione del territorio più vasta, un coordinamento reale con la Provincia di Firenze e con gli altri Comuni, che non sono satelliti: senza ricatti e senza imposizioni".