Accordo Provincia-Comuni sui provvedimenti anti PM10

Le misure di riduzione dell’inquinamento saranno applicate in modo uniforme nell’area fiorentina. Tre i gradi di allarme che corrispondono a misure sempre più rigide di contenimento delle polveri sottili. Si parte martedì 16 marzo.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 marzo 2010 18:23
Accordo Provincia-Comuni sui provvedimenti anti PM10

Dal 16 marzo ogni eventuale superamento del limite di Pm 10 farà scattare una serie di provvedimenti nei Comuni dell’area fiorentina. Tre i diversi gradi di allarme che produrranno misure di contenimento delle polveri sottili sempre più incisive. Questo è quanto hanno deciso oggi i rappresentanti dei comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino e Signa, al termine di una riunione con l’Assessore provinciale all’Ambiente, Renzo Crescioli.

“Questo ulteriore incontro è servito per mettere a punto alcune misure da adottare in modo graduale secondo una procedura definita e sulle modalità con cui informare i cittadini – spiega l’assessore Cresciol -i. Il lavoro della Provincia serve ad armonizzare gli interventi tra gli otto comuni dell’area fiorentina a seguito della delibera della Giunta Regionale che obbliga i Comuni della area omogenea ad assumere provvedimenti per la prevenzione ed il contrasto dei superamenti delle soglie di PM10”.

Il pacchetto di interventi predisposto dalle amministrazioni locali con il coordinamento della Provincia, sarà attuato il giorno successivo alla segnalazione di sforamento da parte di Arpat. Il primo giorno è prevista l’ordinanza di riduzione della temperatura del riscaldamento domestico (non più di 18 gradi) e una limitazione nell’orario di accensione (non più di 8 ore) con l’invito ai cittadini ad usare mezzi pubblici o veicoli non a motore. Due giorni dopo, se perdurerà lo sforamento dei limiti di Pm10, inizieranno le limitazioni di accesso, per alcuni veicoli più inquinanti, in alcune definite zone urbane dei vari comuni, con fasce orarie dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 18:30.

Se i livelli di Pm10 resteranno ancora fuori dai limiti per altre 48 ore, scatteranno i provvedimenti previsti dal terzo grado di allarme: estensione delle limitazioni previste dal secondo modulo a tutto il territorio comunale, seguendo i criteri (deroghe, ed esenzioni) già adottati durante le cosiddette domeniche ecologiche. La Provincia entro pochi giorni elaborerà uno schema base di ordinanza per i singoli Comuni, ed inoltre, tramite Florence Multimedia, metterà a disposizione un progetto di comunicazione che consenta ai cittadini di essere informati in tempi rapidi degli eventuali superamenti delle soglie di PM10 e dei conseguenti provvedimenti.

"Alcuni dei provvedimenti previsti - afferma l'assessore Crescioli - hanno anche lo scopo di rendere la cittadinanza consapevole dello stato della qualità dell'aria e del rischio di attivazione di provvedimenti restrittivi, e quindi di fare appello alla cittadinanza stessa affinchè ciascuno metta in atto comportamenti responsabili". Si sta inoltre cercando di reperire risorse e disponibilità per affiancare a questi provvedimenti restrittivi strumenti di incentivazione all'utilizzo del trasporto pubblico come l'estensione della durata di validità del biglietto Ataf.

“E’ evidente - conclude l’assessore provinciale all’Ambiente - che stiamo parlando di provvedimenti legati ad una situazione di emergenza, come sempre accade quando si parla di sforamenti. Rimane centrale la necessità di un impegno per rimuovere le cause strutturali dell’inquinamento atmosferico, innanzitutto con un forte investimento sul trasporto pubblico: la partenza della tramvia, da questo punto di vista, segna un terreno su cui proseguire.

Anche sugli interventi strutturali la nuova legge regionale assegna alle Province un importante ruolo, a partire dal coordinamento dei Piani di Azione dei Comuni per il quale verrà costituito un gruppo di lavoro Province-Comuni”.

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