Firenze - Siglato stamani l'accordo di programma del primo stralcio di lavori per la realizzazione del Nuovo Parco della Musica e della Cultura di Firenze. A firmare, nella Sala Giunta di Palazzo Strozzi Sacrati, c'erano il presidente della Regione, il sindaco di Firenze, il commissario straordinario per le opere del nuovo Auditorium, e un rappresentante dell'Unità tecnica di missione costituita alla Presidenza del Consiglio dei ministri per le celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. L'accordo firmato stamattina prevede la realizzazione del primo stralcio funzionale del Nuovo parco della Musica, nello spazio delle Officine Ferroviarie, immediatamente alle spalle dell'edificio della ex Stazione Leopolda.
ll Nuovo Parco della Musica e della Cultura è stato concepito come un complesso plurifunzionale, che prevede la realizzazione di una prima sala per il teatro lirico (capienza 1.800 posti), una seconda sala auditorium (1.000 posti), e la cavea esterna, destinata a rappresentazioni all'aperto (circa 2.000 posti), oltre a spazi accessori per il pubblico, per il personale tecnico e per gli artisti. Nello sviluppo esecutivo del progetto, l'importo complessivo dei lavori è pari a 236.919.051 euro. Tale importo è finanziato solo parzialmente, e quindi è stato suddiviso in due stralci funzionali: il primo stralcio, 156.797.676 euro, prevede la realizzazione della sala grande per il teatro lirico; il secondo, 80.121.381 euro, prevede il completamento dell'opera, con auditorium e cavea esterna.
Il primo stralcio di lavori prevede che l'importo sia così ripartito: 42.500.000 euro il Comune di Firenze; 40.000.000 di euro la Regione Toscana; 74.297.676 euro la Presidenza del Consiglio dei ministri. Si è concordato inoltre che la proprietà esclusiva dell'opera realizzata con il primo stralcio funzionale sarà assegnata al Comune di Firenze, vist a la destinazione dell'edificio a nuovo Teatro lirico della città. I firmatari hanno confermato la volontà precisa di tutti i partecipanti di concludere i lavori nei tempi e nei modi previsti: la scadenza da rispettare è il 2011, 150° anniversario dell'Unità d'Italia.
Per questo motivo, ha sottolineato il presidente della Regione, l'operazione gode di un'attenzione speciale da parte del presidente Napolitano. A proposito dell'inchiesta avviata dalla magistratura e dei numerosi interrogativi che si sono aperti in città anche a proposito della realizzazione del Parco della Musica il presidente della Regione ha confermato la massima attenzione e il massimo rispetto per l'autorità inquirente, che si è comunque messa su una posizione di non interruzione dei lavori.
Ma ha anche voluto ribadire che non per questo ci dovranno essere alibi o rallentamenti, incertezze o titubanze. Tutti i firmatari hanno confermato la piena disponibilità a portare avanti il progetto, e hanno annunciato che gli impegni finanziari presi da ciascuno dei soggetti saranno mantenuti. "Un accordo che vincola il Comune di Firenze a versare 17,5 milioni di euro entro il 1° luglio 2010 per la prosecuzione dei lavori per il "Nuovo Parco della Musica e della Cultura di Firenze" e altrettanti entro il 18 ottobre 2010, con la previsione di riuscire a vendere il Teatro Comunale di Via Solferino, significa per il Comune un salto nel buio.
- afferma Tommaso Grassi, Consigliere della lista Spini per Firenze " La gara per la vendita del Teatro Comunale sarà svolta solo il prossimo 3 marzo, dopo che la prima asta è andata deserta e dopo che la gara era stata sospesa a causa della sentenza del Corte Costituzionale che aveva dichiarato incostituzionale l'articolo che permetteva l'approvazione delle varianti urbanistiche all'interno della delibera del bilancio di previsione." "Come potrà essere il Comune di Firenze autonomo nelle proprie scelte politiche quando da una parte avrà un impegno di spesa per oltre 35 milioni di euro, sancito da un protocollo, e dall'altra un'asta ancora da svolgere? Ed in più, se il Sindaco vorrà sottrarsi dall'accordo del 28 ottobre 2008 sulle aree ferroviarie, come ci auguriamo, il bilancio del Comune di Firenze verrà esposto per altri 15 milioni di euro?" "Anche sulla stessa gara per la vendita del Teatro Comunale segnaliamo che potrebbero esserci problemi per il Comune di Firenze.
Dopo una sospensione dell'asta, di circa 10 giorni, il Comune, basandosi un parere della Direzione Urbanistica, ha rimesso in vendita il bene immobile interpretando la sentenza della Corte Costituzionale del 30 dicembre e dichiarando la sua non retroattività e non applicabilità su una procedimento già perfezionato. Domandiamo se è una scelta oculata e prudente aver dato il via libera ad un'asta per un bene di quel valore, mentre tutta Italia sta ancora aspettando un chiarimento normativo post-sentenza, che potrebbe compromettere in futuro la validità della vendita." "Alla luce di questa situazione e dell'inchiesta giudiziaria che ha coinvolto anche l'opera del Nuovo Parco della Musica e della Cultura - conclude Grassi " auspichiamo un Comune che sia prudente e trasparente con i cittadini e che sappia scegliere quello che in prospettiva è meglio per la Città.
Presenteremo su questo tema già da domani alcune interrogazioni."