La Regione Toscana destinerà al finanziamento dell'attività dei Consorzi di bonifica 9 milioni di euro da qui al 2011, una somma pari a 3 milioni l'anno nel prossimo triennio. E' quanto è emerso nel corso dell'incontro che il presidente della Regione e l'assessore regionale all'assetto idrogeologico hanno avuto a Palazzo Strozzi Sacrati di Firenze con i presidenti dell'Associazione regionale dei Consorzi di bonifica (Urbat), dei Consorzi dell'area fiorentina e del Consorzio fiumi e fossi di Pisa.
Durante la riunione si è parlato della proposta di legge di riforma del settore che la Giunta regionale ha approvato ed inviato al Consiglio regionale nel luglio scorso. Prevede una riduzione del numero dei Consorzi dagli attuali 13 a 7, ed uno snellimento anche per gli organismi di gestione: il numero dei componenti del Consiglio dei delegati do vrebbe scendere a 23 e quello delle Deputazioni amministrative a 5. La proposta di riforma prefigura indennità soltanto per i presidenti e per i loro vice, e solo rimborsi spese per tutti gli altri componenti.
Il risparmio economico stimato (circa 870.000 euro l'anno) sarà pari ai due terzi della cifra attualmente necessaria. Quanto alla ripartizione territoriale la Toscana dovrebbe essere divisa in 30 comprensori anziché negli attuali 41, e i Consorzi dovrebberero essere accorpati fino a coincidere con l'ambito provinciale in 7 realtà provinciali su 10, con l'eccezione delle province di Prato, Siena e Massa Carrara, ambiti nei quali le funzioni sono già oggi svolte dalle Comunità montane.
I compiti dei Consorzi (dalla regimazione delle acque, al consolidamento delle zone franose, alla prevenzione delle piene) rimarranno gli stessi: la drastica cura dimagrante riguarderà infatti esclusivamente il loro numero e la composizione degli organismi. I dirigenti dell'Urbat e gli amministratori regionali hanno convenuto che la nuova Giunta dovrà consolidare un sistema che si occupa della realizzazione di opere, come le casse di espansione, importanti per la difesa del suolo, ma anche dell'attività di presidio, controllo e manutenzione del territorio che svolge un ruolo importante nella prevenzione delle calamità.
Da questo punto di vista la Regione considera i Consorzi strumenti fondamentali del sistema regionale di tutela. “I consorzi di bonifica non hanno fatto mai alcunché. Ha fatto bene il Ministro Calderoli a dare l’opportunità di tagliarli perché sono un inutile spreco visto e considerato che non hanno mai svolto le proprie mansioni”. E' questo l'intervento dell'onorevole Claudio Morganti, segretario nazionale della Lega Nord Toscana, in merito ai 9milioni stanziati dalla Regione Toscana e destinati ai consorzi.
“Seguitare a dare soldi ai consorzi di bonifica è un continuo spreco di denaro, cosa che già lo sono i consorzi stessi. Questi, infatti – asserisce l'eurodeputato –, hanno fallito laddove dovevano bonificare il territorio. Ne sono un esempio gli avvenimenti del dicembre scorso. Infatti, in alcune province e in molti comuni, gli abitanti non sono stati addirittura avvertiti dalle autorità competenti del pericolo di esondazioni così che non hanno potuto mettere in salvo gran parte dei loro beni.
Sono state moltissime le segnalazioni a riguardo e questo dimostra l’inefficienza e l’inutilità dei consorzi e di alcune amministrazioni locali. Gli stessi soldi destinati ai consorzi – conclude il segretario del Carroccio – potevano benissimo essere investiti per risolvere i problemi delle zone alluvionate”.