Dopo l’approvazione del DL Emergenze da parte della Camera dei deputati adesso se ne occuperà il Senato. Per i territori che hanno eventi alluvionali ci sono due temi sul tappeto: la sospensione del pagamento delle tasse e dei contributi che, comunque, sarà disciplinata con decreto del ministro dell’Economia e potrà durare fino a sei mesi, l’erogazione di contributi alle regioni Toscana, Emilia-Romagna e Liguria per i danni subiti dalle alluvioni di dicembre scorso. L’erogazione prevista sarà di 100 milioni di lire a fronte di un “conto” ben più salato che si aggira sui 700 milioni di lire. “Giusta lamentela - è il commento di Oreste Giurlani, presidente Uncem Toscana - perchè i danni che hanno subito le tre regioni sono molto pesanti.
In Toscana poi è andata peggio che altrove, con frane, smottamenti, strade interrotte, cittadini isolati (come a Fabbriche di Vallico). E comunque, con le premesse negative annuciate dobbiamo già essere soddisfatti per la prevista erogazione. In seguito - ha concluso Giurlani - si vedrà come ottenere dallo Stato l’aiuto necessario per riparare i danni subiti”. La Toscana si rivolge al Governo ma anche, e soprattutto, ai suoi parlamentari perchè facciano valere le ragioni di un intervento finanziario più consistente da parte del Governo che aveva dichiarato lo stato di calamità nella regione. Purtroppo la soluzione adottata non è quella che ci si aspettava.
Ne sono convinti, tra gli altri, i deputati toscani Mariani, Cenni, Ceccuzzi, Nannicini, giusto per ricordarne alcuni, che si sono impegnati a più riprese a salvaguardia delle esigenze della montagna toscana, compreso quella alluvionata. Dobbiamo ricordare, ad esempio, l’emendamento presentato a firma Ceccuzzi, Nannicini, Cenni che chiedeva la soppressione del comma 187 dell’articolo 2 della Legge Finanziaria 2010, cosa poi avvenuta. Oppure l’intervento di Raffaella Mariani, deputata Pd e capogruppo in Commissione Ambiente che ha presentato un’interrogazione sostenendo che: “La mancata applicazione delle riduzioni di prezzo comporta per le famiglie e le aziende agricole un notevole aggravio di spesa, come ci fanno notare gli amministratori dei territori interessati”.