Le regole consentono di fare bene e anche presto, commentano negli uffici della presidenza della Regione. Lo dimostra il caso dell'ordinanza sull'alluvione e sui danni provocati dall'ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Toscana (ma anche sulla Liguria e l'Emilia Romagna) a Natale dell'anno scorso. Il governo alla fine ha infatti accettato sostanzialmente tutte le richieste avanzate: emendamenti su un testo giudicato “carente ed elusivo” che gli uffici regionali avevano inviato appena 48 ore dopo il recapito, il 26 gennaio, della proposta di ordinanza da parte del dipartimento nazionale della Protezione Civile. I milioni stanziati con l'ordinanza rimangono venti: pochi, rispetto ai danni.
Ma saranno comunque solo un anticipo e soprattutto non dovranno essere divisi tra le tre regioni in parti uguali, ma sulla base della prima stima dei danni avuti. Dodici, la maggior parte, spetteranno così alla Toscana. La Regione ne aveva richiesti almeno dieci. Altri cinque saranno destinati alla Liguria e tre all'Emilia Romagna. Inoltre tutte le risorse potranno direttamente essere usate dal presidente della Regione, nella qualità di commissario straordinario. Nella prima bozza il 60% sarebbe invece stato nella disponibilità del sottosegretario alla Protezione Civile Guido Bertolaso per le imprese "maggiormente compromesse".
Un comma che adesso è stato cancellato. La bozza rivista dell'ordinanza del governo è arrivata negli uffici regionali stamani. E subito dalla presidenza della Regione hanno risposto comunicando il proprio assenso. Quarantotto ore a gennaio e meno di ventiquattro oggi: tanto è costato, in termini di tempo, il rispetto di regole e procedure. Nel nuovo testo dell'ordinanza solo un paio di indicazioni non sono stata prese in considera zione. La prima riguarda la sospensione del versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali, nonché di tutti i termini di prescrizione e decadenza, che di norma compare nelle ordinanze analoghe e che era stata accolta per Viareggio e Messina.
La seconda è la deroga richiesta per l'affidamento diretto dell'incarico a Fidi Toscana, la finanziaria della Regione, per la concessione di prestiti agevolati alle imprese, laddove necessari per far ripartire immediatamente la produzione. Due carenze che la Regione ha oggi invitato di nuovo a colmare, assieme ad un'ulteriore deroga che possa consentire al commissario di poter utilizzare fino a 4 milioni del fondo regionale della protezione civile. Sono state invece accolte le osservazioni sul prolungamento del termine per gli adempimenti richiesti al commissario per la quantificazione del fabbisogno per la copertura delle spese sostenute nella fase di prima emergenza: erano 30 giorni, ora sono 45.
Sono state snellite anche le procedure per le occupazioni di urgenza e gli espropri necessari agli interventi di ripristino e messa in sicurezza delle infrastrutture e, come la Regione aveva richiesto, l'ordinanza prevede adesso anche una disciplina sulla concessione di contributi per il recupero delle abitazioni gravemente danneggiate, comprese le spese di eventuali traslochi. Nel primo caso sono previsti contributi fino a 30 mila euro, nel secondo il rimborso dell'80% delle spese sostenute. Le famiglie che hanno dovuto abbandonare la casa potranno contare anche su un contributo fino a 400 euro al mese, erogato direttamente dai Comuni, per le spese di alloggio. Nelle prossime settimane il commissario incontrerà tutti i soggetti coinvolti, istituzionali e sociali, per definire assieme e in tempi rapidi un piano di lavoro. di Walter Fortini