Cna Toscana: ''L'alluvione rischia di dare il colpo di grazia all'artigianato''

Anche in provincia di Prato e a Pistoia le aziende hanno subito danni, ma a Lucca e a Pisa la furia delle acque ha danneggiato pesantemente tante imprese e fra queste molte manifatturiere, in particolare metalmeccaniche.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 dicembre 2009 19:59
Cna Toscana: ''L'alluvione rischia di dare il colpo di grazia all'artigianato''

“Il 2009 è stato un anno terribile per l’artigianato toscano – dichiara il presidente Cna Toscana, Valter Tamburini - e, come se non fosse sufficiente la crisi che ha colpito in maniera indiscriminata tutto il territorio della nostra regione e tutti i settori, ecco il colpo finale: l’alluvione rischia di dare il colpo di grazia a tante nostre imprese che hanno subito danni per decine e decine di milioni di euro. Le situazioni più drammatiche sono a Pisa e a Lucca, dove un centinaio di imprese sono ancora a rischio.

Le stime dei danni sono provvisorie, perché tante aziende sono tuttora sott’acqua. Invitiamo intanto gli imprenditori a mettersi in contatto con le Cna Provinciali e cominciare a preparare la documentazione dei danni subiti: foto, filmati, raccolta testimonianze dirette; poi, appena la situazione lo permetterà, stime dei danni ai capannoni, ai macchinari e al magazzino. Quando poi saranno chiare le procedure per la richiesta danni, sarà nostra cura informarli e predisporre le pratiche”. Anche in provincia di Prato e a Pistoia aziende hanno subito danni, ma a Lucca e a Pisa la furia delle acque ha danneggiato pesantemente tante imprese e fra queste molte manifatturiere, in particolare metalmeccaniche.

E tante sono ancora le imprese a rischio per il pericolo esondazione del lago di Massaciuccoli. “La situazione peggiore – dice il direttore Cna Lucca, Stephano Tesi – finora a Lucca è quella delle 28 imprese dell’insediamento di Santa Maria a Colle; si tratta per lo più di officine meccaniche dotate di macchinari elettronici che hanno subito danni ingenti: macchinari, impianti, arredamenti, niente si è salvato. E potrebbe non essere finita: il rischio di esondazione del lago di Massaciuccoli minaccia un centinaio di imprese solo nell’insediamento di Montramito a Massa Rosa”. A Pisa la Cna sta facendo una stima dei danni, faticosamente perché tanti capannoni sono ancora allagati o rischiano di esserlo nuovamente, in particolare nella zona di Vecchiano.

“Circa 100 imprese nella sola zona di Vecchiano – conferma il direttore Cna Pisa, Rolando Pampaloni – sono state colpite dall’alluvione e sono ancora a rischio. Sicuramente si tratta di decine di milioni di euro di danni, ma è impossibile quantificarli con maggior precisione fino a che i capannoni non saranno liberati dalle acque. Intanto abbiamo attivato un servizio di ricognizione dei danni e, successivamente, per inoltrare le richieste di rimborso a Governo, protezione civile e Regione.

Invitiamo quindi gli interessati a rivolgersi alla Cna Provinciale”. E la congiuntura dell’artigianato a Pisa (dati Cna) era già molto pesante: nel 1° semestre 2009 c’è stata una contrazione generalizzata del fatturato delle imprese artigiane talmente intensa da essere degna di nota anche nell’ambito di una situazione di crisi generalizzata e questo in tutti i settori: costruzioni -25,4%, servizi -12,8%, manifatturiero -29,4%. Questo dato del manifatturiero è causato da un vero e proprio crollo della metalmeccanica: -52,4% il fatturato delle imprese artigiane meccaniche alla fine del 1° semestre 2009 rispetto al 2° semestre 2008.

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