Otto persone denunciate in stato di libertà per importazione e commercio di falsi integratori alimentari vantanti proprietà dimagranti e quasi 6 mila le capsule sequestrate di due prodotti, denominati "New Super Slim" e "Capsula dimagrante", venduti per corrispondenza su internet come integratori alimentari ma che di fatto contenevano rilevanti tenori di sibutramina: un principio attivo farmacologico, di sintesi, ad azione anoressizzante, da gennaio 2010 vietato dall'Agenzia Italiana del Farmaco anche nei medicinali. Obiettivo dell'operazione la salvaguardia della salute pubblica nell'ambito del settore alimenti dietetici e integratori alimentari, disposta dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma. Questo è il bilancio dell'attività dei carabinieri del Nas scaturita dalle indicazioni di cittadini che, dopo avere acquistato i citati prodotti via internet, hanno segnalato l'inadeguatezza degli stessi all'Arma territoriale, che in fase esecutiva ha immediatamente interessato i militari del Nas.
Da qui si è sviluppata l'ulteriore sinergia operativa con le necessarie verifiche eseguite dal Laboratorio analisi alimenti dell'Agenzia provinciale per l'ambiente di Bolzano. L'esito di tali analisi ha evidenziato la presenza di "Sibutramina" in entrambi i prodotti, che nell'integratore "Capsula dimagrante" è risultato superiore a quella contenuta nelle specialità medicinali come il Reductil e l'Ectiva, dei quali recentemente è stata vietata la vendita dall'AIFA, visto il parere del Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), che ha concluso affermando che i rischi dei medicinali contenenti sibutramina sono maggiori dei loro benefici ed ha raccomandato la sospensione delle autorizzazioni all'immissione in commercio per questi medicinali nell'Unione Europea. Le indagini hanno accertato che gli integratori potevano essere ordinati su internet giungendo in Italia mediante l'importazione dalla Cina attraverso la Romania.
Responsabili della vendita realizzata attraverso due distinte società, tre cittadine rumene residenti a Viareggio e nel bolognese, nonchè altre cinque persone a loro collegate da diverse responsabilità societarie e di commercializzazione, tra le quali 4 italiani. Pertanto, in esecuzione di specifici decreti emessi dalla Procura della Repubblica di Bolzano, sono state eseguite otto perquisizioni che hanno consentito di sequestrare le quantità di prodotto sopraccitate, rinvenute nelle sedi delle ditte e nelle abitazioni delle persone coinvolte, ubicate in Bologna e provincia nonché a Viareggio, tutte eseguite in simultanea da militari del Nas di Trento, supportati in fase esecutiva da quelli del Nas di Livorno e Bologna unitamente all'Arma territoriale.
Nei confronti delle otto persone indagate sono stati ipotizzati illeciti penali per avere commercializzato finti integratori alimentari pericolosi per la salute pubblica.