Tre dipinti, alienati negli anni '70 dalla chiesa di "San Jacopo a Orticaia" a Dicomano, sono stati localizzati e sequestrati dai militari del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Firenze agli attuali detentori, ignari dell'illecita provenienza. Il primo è stato sequestrato ad un professionista di Venezia, i restanti due ad un privato di Dicomano. Il valore delle opere, giudicate di notevole importanza storica e artistica, si aggira intorno al milione e duecentomila euro.
Una persona è stata denunciata per ricettazione. I militari del Reparto specializzato, in collaborazione con Funzionari della Soprintendenza fiorentina, eseguendo uno studio su pubblicazioni del primo novecento inerenti opere custodite nelle chiese della provincia di Firenze, accertavano che un trittico su fondo oro del XV secolo, raffigurante "Madonna con Bambino, San Jacopo e Sant'Andrea", attribuito al Maestro della Predella dell'Ashmolean, non era più presente nella Chiesa di San Jacopo a Orticaia di Dicomano.
Le indagini intraprese consentivano di accertare che l'opera era stata alienata negli anni '70. Tra gli anni '90 e il 2000 il trittico, esportato dal territorio nazionale clandestinamente, veniva esposto alla fiera internazionale d'antiquariato di Maastricht (Olanda). Riappariva sul mercato italiano nel 2005 dove, messo all'asta da una casa d'aste veneziana, veniva acquistato dall'ignaro professionista a cui veniva sequestrato. L'esame della documentazione storica acquisita presso gli archivi della Soprintendenza di Firenze permetteva di individuare altre due opere alienate dalla chiesa di Dicomano, un dipinto raffigurante "Madonna col Bambino in trono fra i Santi Pietro e Matteo", tempera su tavola di pittore toscano del XVI secolo, e "Il Matrimonio della Vergine", olio su tela di pittore toscano del XVIII secolo, localizzati e sequestrati ad un privato di Dicomano. Gli elementi raccolti permettevano di accertare circostanziate responsabilità in ordine al reato di ricettazione di un sessantaquattrenne fiorentino che, consapevole della reale provenienza delle opere, le aveva commercializzate.