Il problema dei clandestini va risolto con la massima urgenza? Enrico Rossi, futuro presidente della Regione Toscana, dichiara di essere favorevole all'apertura, anche nella nostra regione. Ma anche l'assessore Saccardi si chiara possibilista in consiglio comunale. "Sui CIE credo sarebbe sbagliato affrontare la questione in modo ideologico (in Emilia-Romagna ce ne sono due) -interviene l'assessore alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi oggi in consiglio comunale sul tema dell'immigrazione- Io la penso come Enrico Rossi: se ci fosse una richiesta del governo, non possiamo limitarci a dire NO facendo finta che la questione non ci riguardi.
Dobbiamo raccogliere la sfida e rilanciare e dare la dimostrazione di come nella nostra terra sappiamo fare le cose, di come si potrebbero gestire i centri nella Provincia e nella Regione in cui abbiamo un associazionismo che da sempre è in grado di coniugare l’accoglienza, l’integrazione e il rispetto delle regole della convivenza ordinata. Potremmo farne un esempio di come luoghi che in altre zone configurano una forma di detenzione impropria (e questo non lo vogliamo) potrebbero essere luoghi in cui le persone siano soccorse, possano ricevere informazioni, dove siamo orientate sul percorso più adatto alla propria situazione, dove nel tempo di permanenza imparino un po’ la nostra lingua, dove possano richiedere i provvedimenti amministrativi cui abbiano diritto.
Credo che la politica, di fronte alle grandi questioni, non debba e non possa limitarsi a dire NO e a subire i fenomeni; credo che la politica abbia il dovere di mettersi in gioco, di provare a trovare le risposte, di assumersi fino in fondo la responsabilità del governo e di scelte a volte impopolari". "L'assessore Stefania Saccardi oggi in Consiglio ha parlato chiaro: è d'accordo che si aprano anche in questo territorio i CIE, purché, precisa, siano luoghi di accoglienza -dichiara la capogruppo Ornella De Zordo- perUnaltracittà crede che un centro di identificazione e di espulsione per migranti non possa essere MAI definito un luogo di ‘accoglienza’.
Anche perché è la stessa legge istitutiva a non prevederlo. Pensare di ‘mitigare’ questa istituzione non è solo vano, è francamente un pericoloso cedimento ideale. Quanto alla retorica del volontariato ricordo che ovunque i CIE sono gestiti non direttamente dal ministero, ma da Misericordia, Croce rossa, cooperative. Credo che questo territorio debba e possa esprimere ben altre posizioni, e dovrebbe anzi preoccuparsi di organizzare forme alternative di accoglienza vera, differenziandosi dalle politiche della destra anziché accodarsi ad essa e poi sostenere a parole di poter ‘mitigare’ quel modello.
Ci sarà comunque un'altra Toscana che farà sentire la propria voce". “Non ci piace l’ambiguità ‘elettorale’ del candidato alla presidenza della Regione del Pd Enrico Rossi che parla di istituire Cie in Toscana -dichiarano il capogruppo del PdL Giovanni Galli e il consigliere Massimo Sabatini- con l’ipotesi della nascita di tanti piccoli centri al posto di un’unica struttura, infatti, fa in modo di non decidere – come sarebbe sua prerogativa se sarà eletto – demandando così la responsabilità alle province e ai comuni.
Da qui la nostra richiesta, da capoluogo di Regione, di fare in modo che il nostro sindaco si impegni, in linea con quanto dichiarato dall’assessore competente Stefania Saccardi, a promuovere la realizzazione di tale centro”.