"In questi giorni – interviene l'eurodeputato della Lega Nord Toscana Claudio Morganti – è tornato alla ribalta quello che da tempo la Lega Nord Toscana sta chiedendo: l'immediata costruzione di un Centro di Identificazione ed Espulsione per la Toscana". "Se la Regione – prosegue Morganti – avesse dato ascolto alle nostre richieste e se avesse analizzato 'l'emergenza–Prato' oggi non ci saremmo domandati dove accogliere i clandestini. Gli immigrati irregolari catturati l'altro ieri sono solo la punta dell'iceberg di un giro di vite che da troppi anni è rimasto in silenzio ed è proprio per questo che c'è bisogno di un'immediata realizzazione di un Cie.
In questo modo si eviterebbe che il lavoro, egregiamente svolto da tutte le forze dell'ordine e dall'amministrazione comunale pratese, risulti inutile in assenza di un luogo dove poter disporre i clandestini per poi rimpatriarli. In occasione della visita del ministro Maroni ci sarà sicuramente modo di trattare anche questo argomento". "I Cie non sono carceri, né tanto meno lager, - ci tiene a sottolineare il segretario nazionale leghista – come in passato sono stati definiti dal centrosinistra, che 'stranamente' oggi ha cambiato rotta.
Questi centri sono luoghi certamente migliori di quelli dove sono costretti a vivere i clandestini. Noi non vogliamo luoghi dove si vive in condizioni disumane. Vogliamo che con la loro costruzione gli immigrati irregolari vengano tolti da posti dove sono sfruttati, dove vivono come bestie e dove viene calpestata la loro dignità di esseri umani. I Centri di Identificazione ed Espulsione non sono questo. Non è la stireria di turno in cui i cinesi si erano costruiti due loculi talmente piccoli che era impossibile sdraiarsi per una persona".
"La Lega Nord vuole i Cie perché è l'unico modo per identificare i clandestini per poi rimpatriarli – conclude Morganti – e finalmente rompere quella catena del silenzio che ha caratterizzato Prato e molte altre città per troppi anni".