“Viva preoccupazione” viene espressa dai consiglieri del Popolo della Libertà Nicola Nascosti, Tommaso Villa e Salvatore Barillari dopo la Commissione con l’assessore ai trasporti e mobilità Giuliano Fedeli sul bando di gara per il Trasporto pubblico locale. “Pur ringraziando l’assessore per la trasparenza dimostrata – affermano Nascosti, Barillari e Villa – siamo venuti a sapere che il prossimo bando di gara terrà conto solo della linea 1 della tramvia, quella che secondo il sindaco Renzi dovrebbe partire il prossimo 14 febbraio, e non vengono prese in considerazione le linee, già previste, 2 e 3.
Nel bando si parla di linea 1 e di trasporto su gomma per il resto dell’area fiorentina e, intanto, la Regione Toscana ha già tolto 3 milioni di euro al piano del trasporto pubblico locale che, né la Provincia, né i Comuni interessati sono in grado di rimettere. Eravamo convinti che questo bando – aggiungono Barillari, Nascosti e Villa – poteva far partire un progetto complessivo sul trasporto pubblico ed invece manca ancora una visione d’insieme. Inoltre, si scopre che la Provincia non è in grado, con il personale attuale, di far fronte ad un serio lavoro di controllo su orari degli autobus, sul personale in servizio, sulla situazione dei mezzi.
Solo il 5% del lavoro può essere compiuto allo stato attuale. Non solo. Aumentano le lamentele dei cittadini del Quartiere 4 di Firenze, preoccupati che con l’avvento della tramvia molte zone non saranno più servite dai mezzi pubblici. Tanti commercianti di via del Sansovino e viale Talenti hanno già dovuto chiudere per colpa dei lavori che hanno interessato la zona per troppo tempo occorre, adesso, avere un’analisi chiara dei passaggi della tramvia e degli autobus che continueranno a servire questa zona della città.
Gli abitanti – proseguono Villa, Nascosti e Barillari – sono seriamente preoccupati del fatto che la tramvia non garantirà gli stessi passaggi degli autobus. E, ancora nessuno ha spiegato se ci saranno corse notturne che serviranno il quartiere. Questioni che lo stesso assessore Fedeli non ha chiarito. Per questo – concludono gli esponenti del Pdl – chiediamo un Consiglio provinciale straordinario che possa spiegare tanti dubbi che, a tre settimane dalla prima corsa via della tramvia (speriamo sia la volta buona…), non sono stati ancora sciolti”. Ma per il 14 febbraio è previsto uno sciopero dei Cobas che metta a rischio le prime corse del tram Dopo l’annuncio dei Cobas che intendono scioperare il prossimo 14 febbraio, giorno di partenza della tramvia, il presidente di Ataf Filippo Bonaccorsi ha chiesto un incontro al Prefetto di Firenze, Andrea De Martino, per discutere la situazione. “Ci siamo stufati degli scioperi, soprattutto di quelli politici - dice il presidente di Ataf -.
Siamo di fronte all’ennesimo atto di irresponsabilità verso gli utenti e la città. C’è una assoluta mancanza di collegamento tra le problematiche sindacali e del lavoro e le vere ragioni che spingono alcune sigle a proclamare scioperi senza motivo ogni tre settimane”. “Chi vuole fare politica – conclude Bonaccorsi – la faccia nelle sedi opportune e non mettendo a rischio il diritto alla mobilità dei cittadini”. “Il presidente di Ataf Filippo Bonaccorsi fa finta di non accorgersi dei mille problemi che vive il trasporto pubblico in città.
E' assolutamente inaccettabile che si scagli contro i sindacati di base che oggi hanno indetto un sciopero per il 14 febbraio”. Lo ha detto la capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo. “Ataf pensi a riorganizzare il servizio pubblico in maniera efficiente, e di concerto con i Comuni soci - ha aggiunto De Zordo - e allora sì che i disagi per i cittadini saranno elusi. Non si accollino sui sindacati le responsabilità che non sono loro”. E intanto non si placa la polemica sui conti dell'azienda “Inutile piangere sul latte versato, ma sempre meglio tardi che mai – commenta così Marcheschi le dichiarazioni dei sindaci della Piana di questi giorni e in particolare le esternazioni del sindaco di Scandicci, Simone Gheri –.
E’ da anni che Ataf versa in una situazione disperata: bilanci in rosso e un deficit da 6 milioni di euro, peccato che la fronda dei sindaci della Piana si sia svegliata solo adesso. Vorremmo capire quindi, e i cittadini hanno il diritto di sapere, se la volontà dei sindaci di non votare il consuntivo Ataf è parte di un piano strategico di idee vere, se c’è un reale progetto aziendale diverso, se il millantato ingresso dei privati è realmente possibile, o se si tratta della classica rivendicazione di chi si sente un’amante tradita.
Come nel caso del Comune di Scandicci che – continua Marcheschi – ancora una volta messo in un angolo da Renzi, si è visto tagliare due linee Ataf sul suo territorio senza nemmeno essere interpellato. Frutto dell’incapacità di intermediazione del sindaco Gheri nei confronti del Comune di Firenze che continua a dimostrare la sua forza in un braccio di ferro senza regole”. I sindacati (Filt/Cgil - Fit/Cisl - Uil/Trasporti - Faisa/Cisal – Ugl/Trasporti) si dicono esterrefatti “dalle dichiarazioni apparse in questi giorni sulla stampa locale, dei primi cittadini di Scandicci e Bagno a Ripoli, riguardo Ataf.
Essi sostengono che sia necessario l’ingresso di soci privati nell’azienda di Tpl più importante della Toscana, perché a loro dire, l’alto costo del lavoro è causa dell’enorme deficit di bilancio. Ma sanno di cosa stanno parlando?” “Come mai i bilanci di Ataf – si chiedono ancora le organizzazioni sindacali - sono passati da 2,3 milioni del 2008 a gli attuali a 6 milioni di euro di deficit? A questo punto queste organizzazioni sentono la necessità di fare qualche semplice domanda a questi signori.
Hanno mai pensato, visto che si fa un gran parlare di area vasta metropolitana, di abbassare i costi di gestione, agendo con una proposta di aggregazione di aziende del Tpl con parcheggi e servizi alla strada? Hanno mai pensato di rendere veloci i transiti dei bus con corsie protette, facendo si che i cittadini scelgano il trasporto pubblico per i loro spostamenti, come valida alternativa economica a quello privato? Hanno mai pensato all'eventualità che, in caso di ingresso di un gestore privato, se l’autobus non passa, l’utente/cittadino si rivolgerà sempre e comunque a loro?” Infine la chiusura della nota stampa è sulla tramvia: “Quando e come partirà? Ci saranno infrastrutture come i parcheggi scambiatori, o gli eventuali utenti non sapranno come arrivarci? Lo sanno che il ferro porterà via più di 1.000.000 di Km alla gomma e di conseguenza, con ogni probabilità, saremo di fronte ad esuberi specialmente sull’area di Scandicci?” Pertanto Filt/Cgil - Fit/Cisl - Uil/Trasporti - Faisa/Cisal – Ugl/Trasporti invitano i sindaci di Scandicci e Bagno a Ripoli a sedersi ad un tavolo, dove si possa discutere a trecentosessanta gradi di Tpl e futuro, sia occupazionale che di servizi ai cittadini. “I sindacati, la Provincia di Firenze ed Ataf hanno già dato il loro assenso, cosa aspettano?” termina la nota.