Campagna contro la droga nelle scuole

Approvata mozione Pd che ha riscritto la mozione respinta dei consiglieri del Pdl sulla campagna di sensibilizzazione contro la droga nelle scuole di competenza della Provincia.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 gennaio 2010 18:10
Campagna contro la droga nelle scuole

Il Consiglio provinciale di Firenze ha approvato (19 sì, un no della Lega Nord e sei astensioni) una mozione dei consiglieri Sandro Bartaloni, Caterina Conti, Loretta Lazzeri e Leonardo Brunetti (Pd) che ha riscritto la mozione respinta (6 sì e 20 no) dei consiglieri Salvatore Barillari, Samuele Baldini, Leonardo Comucci, Filippo Ciampolini, Erica Franchi, Piergiuseppe Massai, Nicola Nascosti, Guido Sensi e Tommaso Villa (Pdl) sulla campagna di sensibilizzazione contro la droga nelle scuole di competenza della Provincia.

Il testo approvato impegna il Consiglio provinciale ad aprire un percorso all’interno della Commissione competente di analisi e approfondimento del tema e delle azioni ad oggi messe in piedi sul territorio, al fine di verificare necessità e possibilità di ulteriore sviluppo dei programmi di interventi di formazione e prevenzione. Villa ha spiegato che: “C’è un grande errore di fondo sulla sensibilizzazione del tema della droga. Spesso si fa confusione fra la prevenzione e la riduzione del danno.

La prevenzione, a nostro avviso, significa far passare un messaggio preventivo tra i giovani compresi fra i 13 e i 16 anni. Per far questo occorre che la Provincia, si adoperi per una campagna informativa sulle droghe. E credo che questo debba passare tramite un grande tavolo concertativo, ma produttivo, fra l’Assessorato di competenza, la consulta degli studenti, l’associazione dei genitori e le comunità di recupero”. Bartaloni ha spiegato che: “Il Pd vuole aprire un percorso in Commissione.

Perché tutte le cose contenute nella mozione del Pdl come la differenza tra prevenzione e riduzione del danno possono essere sviluppate aprendo un percorso di informazione e di approfondimento all’argomento. Le azioni messe in piedi, ormai da molto tempo guardano al discorso della prevenzione dai primi anni della scuola dell’obbligo e si punta a promuovere stili di vita sana, benessere e allo star bene. Si punta a dare valori mettendoli a contrasto con il non valore delle dipendenze”. Per l’assessore alla Pubblica istruzione Di Fede: “L’iniziativa del centrodestra è condivisibile e può portare ad un’iniziativa sulla quale trovare un terreno di lavoro comune tenendo conto dell’enorme lavoro che fino a oggi si è svolto anche all’interno delle scuole.

Io sono sempre diffidente quando si parla di disagio giovanile e non di benessere. A volte rimango inorridito quando vengono affrontati i problemi sociali o problemi legati alla crescita mettendo sopra di questi una cappa plumbea. Noi abbiamo la necessità di parlare anche di felicità, di parlare anche di crescita positiva”. Per Calò (Prc-Pdci-Sc): “La mozione del centrodestra pone la questione della campagna di sensibilizzazione solo in termini moralistici. La politica del centrodestra mette in atto una forte repressione su questo problema con vere e proprie azioni persecutorie.

E quindi non riesco sinceramente a capire il motivo per il quale poi viene lanciato, in modo paradossale, una campagna di sensibilizzazione. Questo proibizionismo mira principalmente alla criminalizzazione e alla persecuzione di chi fa uso delle sostanze stupefacenti. Il maxiemendamento del Partito Democratico espunge dal dispositivo un giudizio che dobbiamo dare su quest’operazione che fa il Governo di centrodestra”. Massai ha ricordato: “Le campagne che in anni passati i Comuni hanno fatto per quanto attiene la riduzione dei rischi o per il consumo consapevole delle sostanze.

Su questa vicenda non si può e non si deve essere lascivi o, in qualche maniera, succubi. Ci si deve battere perché poi è inutile dopo andare in qualsiasi ente, in qualsiasi assemblea elettiva, e piangere sui morti. Dobbiamo far sì che da una parte vi sia la prevenzione e dall’altra anche la repressione”. Franchi ha ribadito che: “Il Pdl chiede alla Provincia di promuovere incontri con gli studenti in tutte le scuole di competenza, di concerto con i Presidi e gli insegnanti, quindi con gli operatori, nell’ambito di una seria campagna di informazione e di sensibilizzazione contro l’uso di droghe, anche in supporto a quelle già esistenti.

Questo è un problema grossissimo, non c’entra nulla il discorso del proibizionismo, dell’antiproibizionismo, dei valori e dei controvalori. È un problema reale. Noi chiediamo che questo Ente si faccia carico di questo problema e non continui a far finta di non vedere nulla”. Per Conti: “L’uso e l’abuso delle droghe è un fenomeno sociale molto forte. Si dice che gli interventi possono essere quelli degli esperti che vanno all’interno delle scuole, ma questo sistema non funziona più.

I ragazzi non hanno bisogno di sapere da qualcuno che fa male, lo sanno benissimo, perché la maggior parte dei loro compagni, hanno subito le conseguenze dell’uso delle sostanze. Lo sballo del sabato e della domenica si paga il lunedì, si paga nei luoghi di lavoro e si paga nelle scuole. L’unico modo per riuscire a creare una condizione di ascolto e di riflessione, o comunque di pensiero, su questo fenomeno fra i ragazzi, è quello della cosiddetta comunicazione fra pari, la peer education.

Gli stessi ragazzi devono essere portatori di un messaggio positivo e di prevenzione su questa materia”. Infine Barillari: “Questo è un tema sociale talmente ampio dove si rischia di tralasciare, anche in una discussione in un Consiglio Provinciale, aspetti importanti. Si rischia di citare alcune cose o si mettono nel calderone un sacco di argomenti e non si approfondiscono. E’ vero che sono state fatte altre campagne in passato, è vero che i ragazzi, lo sanno che la droga fa male, ma le spiegazioni più approfondite le devono dare delle persone esperte.

Il lato positivo di questa iniziativa è di aver spinto tutti i consiglieri a confrontarsi e ad intraprendere una direzione”.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza