Società della Salute: il sito www.sostanze.info strumento per la prevenzione sull'uso di stupefacenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 giugno 2008 14:45
Società della Salute: il sito www.sostanze.info strumento per la prevenzione sull'uso di stupefacenti

Firenze, 06 Giugno 2008- Quasi 60.000 accessi alle pagine, oltre 16.000 visite con una media di 100 al giorno, più di 160 domande poste agli operatori con relative risposte. E' questo il bilancio del sito, elemento cardine della campagna di prevenzione sull'uso di sostanze stupefacenti varata lo scorso autunno dalla Società della Salute. Questa mattina i risultati sono stati illustrati dall'assessore alle politiche sociosanitarie e presidente della Società della Salute Graziano Cioni, da Duilio Borselli responsabile del servizio dipendenze e salute mentale del Comune e dagli operatori impegnati nella gestione del sito.

"I numeri del sito insieme ai dati forniti da varie ricerche confermano che l'uso di sostanze è diffuso e coinvolge i giovani su larga scala - ha dichiarato l'assessore Cioni -: i dati più recenti, tratti dalla relazione annuale al Parlamento 2006 e che monitorano i consumi sulla popolazione delle scuole medie superiori, fotografano una situazione molto preoccupante caratterizzata da una larga diffusione dell'uso di alcol e di sostanze. E la Toscana è abbastanza in linea con la media nazionale".

Si conferma quindi una larghissima diffusione del consumo di bevande alcoliche (circa il 70% dei giovani, la Toscana è sopra alla media nazionale con l'85%), un uso rilevante di cannabis (intorno al 24%), un trend in aumento per la cocaina (il 4,8% a livello nazionale e la Toscana con la Lombardia è sopra alla media delle altre regioni) e una tendenza alla diminuzione per il consumo di eroina. "A questi dati preoccupanti si aggiunge un altro fenomeno da non sottovalutare - ha aggiunto l'assessore Cioni - ovvero l'abbassarsi dell'età in cui si inizia a bere e a consumare sostanze.

Se poi si considera che le persone si rivolgono ai servizi quando sono in situazioni molto gravi, appare evidente che il nostro obiettivo deve essere quello della prevenzione. Lo sforzo della Società della Salute è proprio quello di intercettare i giovani prima, con un approccio preventivo in cui l'informazione e il contatto diretto sono elementi fondamentali. Il successo dimostra che è stata scelta la strategia giusta, anche se evidenzia una volta di più la diffusione del fenomeno tra le giovani generazioni".

Il sito, realizzato in collaborazione con l'associazione ASA, fornisce infatti un servizio di informazione particolarmente accurato sulle sostanze di abuso attualmente presenti sul mercato. Per ogni sostanza è disponibile una dettagliata scheda informativa con la sua storia, le componenti, gli effetti e i rischi. Nel sito ci sono poi due aree "Parlane con gli operatori" (realizzata in collaborazione con gli operatori del Sert e che dà la possibilità di avere in tempo reale risposte ai quesiti formulati dagli utenti collegati on line) e "Discuti" (che permette a chiunque sia connesso, dopo la registrazione al sito, di collegarsi ed esprimere la propria opinione su qualsiasi argomento sollevato nel forum).

In dettaglio da novembre a maggio sono state 16.300 le visite ricevute e ogni visita corrisponde a un computer. Questo è il principale parametro di valutazione dell'efficacia dell'attività del sito. In totale gli accessi alle pagine sono stati 59.258, dato che indica il volume di traffico sul sito e la frequentazione dei suoi contenuti. Interessante anche il parametro relativo alla qualità delle visite, ovvero la media di pagine consultate per ogni visita che si assesta su 3,64. Cento la media delle visite giornaliere e oltre 160 le domande poste e le risposte degli operatori.

"Questo ultimo dato è particolarmente importante - ha precisato Borselli - perché testimonia il successo del sito quale veicolo di informazione e prevenzione". Domande che spaziano da quelle più classiche sugli effetti di questa o quella sostanza (per esempio "quanta cocaina bisogna pippare perché faccia male" oppure "ma la canapa fa tanto male") a quesiti più complessi ("esiste una droga che uccide i sentimenti") fino a vere e proprie richieste di aiuto per se stessi o per amici. "I risultati positivi del sito si basano su diversi fattori - ha spiegato Borselli -: prima di tutto la totale privacy garantita agli utenti, che consente a tutti di esprimere opinioni e fare domande in modo anonimo.

Poi la filosofia con la quale è costruito il sito, ovvero cercare il dialogo con tutti senza fornire verità assolute e rispettando la posizione degli utenti cercando però sempre di cogliere tra le righe un velato timore o una richiesta di aiuto. Perché è vero che attraverso un sito non si cura, ma è altrettanto vero che si può fare informazione cercando di ridurre il gap esistente tra le conoscenza informali che hanno i giovani e i dati degli esperti. E inoltre - ha aggiunto ancora Borselli - il dialogo che si instaura tra operatori e utenti è possibile può dare un importante contributo in termini di riflessione personale, di presa di coscienza dell'esistenza del problema dipendenza e quindi anche un aiuto nell'espressione di una richiesta di aiuto".

Dall'analisi delle domande arrivate al sito emerge che gli utenti rientrano nella fascia di età target della campagna, ovvero gli adolescenti e i giovani fino a 30 anni. Una fascia di età difficilmente raggiungibile con i mezzi tradizionali e che non si rivolgono ai servizi perché non pensano di avere un problema. Testimonial del sito la ragazza in stile fumetto fortemente caratterizzata già protagonista della campagna informativa lanciata in autunno e che aveva lo scopo proprio la pubblicità di www.sostanze.info.

La campagna, articolata in tre fasi successive nel corso delle quali si è aggiunto anche un ragazzo disegnato con lo stesso stile, era incentrata sullo slogan: "Non sono/siamo da comunità, sono/siamo da community". I personaggi sono comparsi su adesivi distribuiti con la free press, su cartelloni pubblicitari sui bus Ataf su pubblicità sempre sulla free press. Inoltre informazioni sul sito e sulle opportunità da esso offerte sono state veicolate anche attraverso i servizi attivi, come il Sert, nel corso degli incontri nelle scuole e in tutte le occasioni di contatto degli operatori e dei servizi con i giovani.

(mf)

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