di Nicola Novelli Certo non sono solo automobilisti quelli che entrano alla stazione dalla scalinata, angolo via Alamanni. Tuttavia non si può far a meno di notare che a distanza di quasi venti anni dalla costruzione del parcheggio sotterraneo, gli automobilisti fiorentini, per effetture le operazioni di carico e scarico di passeggeri e bagagli, continuano a sostare in divieto a lato dell'edificio ferroviario, ostruendo il transito agli altri veicoli, oltre che a passanti, specie se diversamente abili.
Possibile che dopo tanti anni non sappiano ancora che potrebbero entrare comodamente e gratuitamente nel parcheggio sotterraneo, effettuare la fermata per lo scarico di passeggeri e bagagli e ripartire entro 10 minuti senza effettuare pagamento? Eppure è così: i fiorentini continuano a mollare l'auto in sosta vietata, rendendo ancora più difficile la viabilità di un'area già molto complicata. Ora poi ci si mette anche il Consiglio Comunale, specchio fedele di questa strana città. “Quanti di noi hanno dovuto trascinare una valigia salendo le scale che da Via Alamanni portano alla stazione di S.M.Novella, e quanta fatica! Quante volte abbiamo pensato: come faranno i diversamente abili? Perché il Comune non pensa di agevolare questo accesso?”.
Questo il commento del Consigliere Antonio Giambanco, consigliere comunale del PdL. “La scorsa settimana - aggiunge Giambanco - ho presentato in Commissione Ambiente una mozione, proponendo di posizionare un tappeto mobile al lato della scalinata per agevolare appunto l’accesso alla Stazione. La mozione è stata approvata all’unanimità con un emendamento riguardante il tipo di struttura che deve essere consona allo stile dell’immobile e la cui scelta pertanto deve essere lasciata ai tecnici”.
“Sono contento del risultato - conclude Giambanco -, confidando sia sulla velocità del provvedimento sia sulla bontà dello stesso che conferma l’attenzione del centrodestra per le esigenze reali di tutti i cittadini”. Forse, viene da pensare, la sosta vietata, a Firenze è considerata un piacere, superiore agli obblighi civici, e per questo deve essere promossa con le adeguate infrastrutture.