Attività commerciali, cosa cambia a Firenze

Piano di tutela dei negozi storici in 40 strade: stop a nuovi alimentari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 ottobre 2024 16:00
Attività commerciali, cosa cambia a Firenze

Un piano che fissa diciannove nuove strade del centro storico in cui ammettere solamente attività commerciali di pregio come librerie, gallerie d’arte, antiquariato, arredamento, design o artigianato tradizionale e artistico; altre ventuno sono invece le strade, sia dentro che fuori l’area Unesco, in cui estendere il divieto di insediamento per nuove attività alimentari, anche se trasferite da un altro luogo del centro storico.

Le novità, contenute nell’atto approvato dalla Giunta nella seduta di martedì 15 ottobre 2024 con oggetto “Misura di tutela delle caratteristiche commerciali all’interno e all’esterno dell’area Unesco” sono state presentate dall’assessore allo Sviluppo economico e al Turismo Jacopo Vicini e dal presidente del Q1 Mirco Ruffilli, assieme ai rappresentanti delle associazioni di categoria Confesercenti, Concommercio, Confartigianato e Cna. L’atto approvato dalla Giunta passa adesso al Consiglio Comunale.Oltre all’assessore Jacopo Vicini e al presidente Mirco Ruffilli, alla presentazione sono intervenuti il presidente di Confesercenti Firenze Santino Cannamela, il vicedirettore di Confcommercio Firenze Stefano Guerri, il coordinatore Cna per la città di Firenze Lorenzo Cei, il segretario generale di Confartigianato Firenze Jacopo Ferretti.Attività commerciali di pregio - Le nuove strade che il piano approvato dalla Giunta riserva ad una ristretta gamma di attività commerciali di pregio sono via della Vigna Nuova, via Rondinelli, via Strozzi, piazza Strozzi, Porta Rossa, Lungarno Guicciardini, via di Santo Spirito, Lungarno Acciaiuoli, via Lambertesca, via del Parione, via delle Terme, Borgo SS.

Apostoli, via dei Pecori, via Pellicceria, via Brunelleschi, Calimala, via Tosinghi, via Vecchietti, via Roma, e vanno ad aggiungersi a undici strade in cui questo tipo di tutela è già presente dall’aprile 2023, quando il Consiglio Comunale ha approvato il “Regolamento per la tutela e il decoro del patrimonio culturale del Centro Storico” (vie dei Tornabuoni, Maggio, Lungarno Corsini, dei Fossi e nelle piazze di Santa Trìnita, degli Antinori, dei Frescobaldi, nelle vie Martelli, dei Servi, della Condotta e in Borgo San Iacopo).Divieto nuove attività alimentari – Le venti nuove strade in cui impedire l’insediamento di ulteriori attività alimentari, anche nel caso siano trasferite da altri luoghi del centro storico, sono invece via Pietrapiana, Borgo La Croce, Borgo San Lorenzo, via Calzaiuoli, via del Corso, via Guicciardini, via della Spada, Borgo degli Albizi, via dei Cerchi, via dei Tavolini, via Mazzetta, via Sant’Agostino, vie delle Caldaie, via dei Serragli, via Faenza, via dei Ginori, via Matteo Palmieri, piazza Salvemini, via Gioberti, via Pisana e via Senese.Gioberti, Pisana e Senese sono le prime tre strade fuori dall’area Unesco in cui viene estesa questa tutela, possibilità data dalla legge 214 del 2023 che modifica la legge Bersani del 2011 e dà ai Comuni, d’intesa con le associazioni di categoria, la possibilità di procedere con questo tipo di limitazioni.“Presentiamo il piano di tutela del commercio in città assieme alle associazioni di categoria – dice l’assessore allo Sviluppo economico e al Turismo Jacopo Vicini - per ribadire che il loro contributo è essenziale, che l’impegno per il bene della città è condiviso e che l’unico modo di vincere questa sfida è con il gioco di squadra.

Gli obiettivi sono la valorizzazione dei negozi storici che in alcune zone potrebbero essere messi a rischio dall’apertura di nuove attività alimentari, la salvaguardia delle esigenze dei residenti che hanno bisogno di negozi di prossimità, la tutela della vivibilità della nostra città, oltre quello di favorire la diversificazione economica. Le strade interessate dal piano sono state individuate anche grazie al confronto con i presidenti di quartiere. Siamo i primi in Italia a intervenire e lo facciamo subito, perché attuare questo piano per tempo potrà prevenire rischi di impoverimento del tessuto commerciale”.Le novità contenute nel piano per la tutela del commercio all’interno e all’esterno dell’area Unesco sono state anche annunciate dalla Sindaca Sara Funaro in Consiglio Comunale come punto centrale della “Città futura”, nel programma di mandato 2024-2029.“Il Comune di Firenze con il contributo delle associazioni di categoria sta cercando di rilanciare il tema della centralità del commercio come strumento primario di vivibilità e sicurezza della città – dice Santino Cannamela, presidente di Confesercenti Firenze - Rientrano in questa ottica i provvedimenti presentati oggi, che rivestono grande importanza per salvaguardare, dentro e fuori l' area Unesco, le attività del settore.

Molti danni sono stati purtroppo creati negli ultimi decenni da arbitrari processi di liberalizzazione, che certo non potevano essere calati dall'alto in città dall'imponente valore artistico e monumentale come Firenze. Ma adesso che i Sindaci possono riappropriarsi, anche grazie ai nuovi strumenti normativi in materia, di un nuovo potere di governo del territorio, occorre farlo senza esitazioni. La direzione è quindi quella giusta e va perseguita in un quadro complessivo di sviluppo organico della città”.

“La Confcommercio esprime pieno apprezzamento per la decisione della Sindaca di Firenze di introdurre misure a tutela degli ambiti commerciali al di fuori dell’area Unesco - per via Gioberti, via Pisana e via Senese - e di stabilire ulteriori misure di tutela delle imprese nell’ambito della stessa area Unesco – sono le parole del direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni - Sono scelte coraggiose che consentiranno l’attività d’impresa nel rispetto degli equilibri commerciali e della tutela del patrimonio del territorio e storico culturale della città”.

“Accogliamo favorevolmente gli obiettivi di questa misura, alla quale abbiamo contribuito con uno spirito costruttivo durante gli incontri di confronto – ha dichiarato Lorenzo Cei, coordinatore Cna città di Firenze - In un contesto come l’attuale, è fondamentale tutelare con maggiore incisività la varietà e qualità del tessuto commerciale e artigianale cittadino. Riteniamo che i vincoli introdotti debbano essere accompagnati da interventi di monitoraggio costante e puntuale delle misure.

Questo consentirà di valutare in tempi brevi eventuali correttivi necessari. Solo attraverso un'azione continua e integrata potremo assicurare che artigianato e commercio tradizionale fiorentino ricevano il sostegno che meritano. In questo senso, sarà altrettanto importante introdurre misure parallele che incentivino direttamente l'avvio di attività tradizionali e tipiche fiorentine, con un occhio di riguardo all'artigianato e al commercio storico, così da garantire la vitalità dei nostri quartieri in una prospettiva di lungo termine”.

"Questo provvedimento ci permette di partire con il piede giusto – ha affermato il segretario generale di Confartigianato Imprese Firenze Jacopo Ferretti - È bene fin da subito dare un'idea di quale città vogliamo e di quali attività intendiamo difendere e promuovere. È un inizio, un buon inizio, con l'auspicio che seguano interventi ulteriori, sempre coinvolgendo le categorie economiche della nostra città”.

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