Alluvione: i danni alle imprese artigianali e alle aziende agricole

Cioni (Cna): "Urgono interventi strutturali adeguati e manutenzione costante del territorio"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 Marzo 2025 14:41
Alluvione: i danni alle imprese artigianali e alle aziende agricole

Un vivaio è stato spazzato via da una slavina sulle colline di Quarrata nel pistoiese. Il quadro meteo ancora in evoluzione nelle province toscane interessate dall’allerta rossa rende difficile stimare l’impatto della violenta ondata di maltempo sul settore agricolo. Numerose le segnalazioni di allagamenti di campi, serre, magazzini arrivate dagli imprenditori in queste ore così come le strade interrotte o compromesse da frane e smottamenti che ostacolano raggiungere stalle ed agriturismi. Diverse le aziende rimaste isolate per ore.

La preoccupazione più grande è quello dell’asfissia dell’apparato radicale per le colture già in campo. Impossibile approntare un qualsiasi tipo di bilancio sui danni alle colture e alle aziende. A fornire un nuovo aggiornamento è Coldiretti Toscana impegnata senza sosta nel raccogliere le segnalazioni da parte delle imprese associate e nel fornire tutto il supporto necessario per superare la fase più critica collaborando a stretto contatto con amministrazioni, protezione civile e consorzio di Bonifica.

La situazione più drammatica si è verificata nella frazione di Forrottoli, nel comune di Quarrata, dove un pezzo di collina si è staccato nel corso della notte, seppellendo otto serre e i mezzi di un'azienda agricola storica specializzata nella coltivazione di piante grasse. “E’ venuta giù la montagna: è un disastro” racconta disperato Paolo Drovandi, titolare dell’azienda che in pochi minuti ha visto scivolare via anni di sacrifici e lavoro. Interrotta anche la strada.

Nel Mugello, dove in 36 ore sono cadute quasi 190 mm di pioggia tra Marradi e Borgo San Lorenzo, i terreni già seminati a cereali lungo la Sieve, tracimata nelle scorse ore, sono stati completamente inondati. In salvo, grazie ad una catena umana, il bestiame di un’azienda zootecnica che ha rischiato di annegare per la piena del torrente che attraversa la vallata del Mugello. Per metterlo in salvo i bovini è stato necessario reperire un mezzo adibito al trasporto degli animali che in più viaggi è riuscito a trasferire tutta la mandria.

Nel pistoiese si rilevano danni anche a valle, con ripercussioni su diversi vivai. Di nuovo sott’acqua anche le aziende di Prato Sud in località Le Risaie e Scandicci, a ridosso dell’autostrada A1, a causa del collasso del reticolo minore. Nella zona di Carmignano, nel pratese, sono invece le frane a tenere in apprensione le aziende. Problemi diffusi si registrano in tutti i territori colpiti dalla perturbazione.

“L’alluvione che ha colpito ieri vaste aree della Città Metropolitana di Firenze – dall’Empolese alla Piana, dal Mugello alla Valdisieve, da Scandicci al Chianti – e altre zone della Toscana è l’ennesima dimostrazione di come eventi un tempo eccezionali stiano diventando sempre più frequenti. Non possiamo limitarci a contarne i danni dopo ogni emergenza: servono interventi strutturali immediati e una costante manutenzione di fiumi, torrenti e argini per prevenire nuove tragedie”.

Così il Presidente di CNA Firenze Metropolitana, Giacomo Cioni, commenta il disastro che ha investito il territorio, esprimendo vicinanza a tutte le persone e agli imprenditori colpiti. “Alle imprese già provate da un contesto economico complesso si aggiunge ora la difficoltà di far fronte ai danni causati dall’alluvione. CNA è al loro fianco e ha messo a disposizione i propri uffici per fornire ogni informazione utile, comprese quelle sui risarcimenti, su cui faremo pressione affinché siano previsti al più presto. La stima dei danni subiti dalle imprese è ancora in corso, ma purtroppo è già evidente l’impatto pesante sulle attività commerciali, produttive e artigianali colpite dall’alluvione”.

CNA sottolinea che il sistema di allerta ha funzionato e che la popolazione è stata avvisata per tempo, permettendo di ridurre i rischi per l’incolumità delle persone. “Tuttavia, questo non basta: la prevenzione deve passare attraverso interventi strutturali e una manutenzione costante del territorio. CNA chiede fin da ora a Regione Toscana e Autorità di Bacino quali interventi siano previsti nell’immediato per la messa in sicurezza del territorio e per la prevenzione di futuri analoghi episodi climatici” conclude Cioni.

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