Erano "malati", erano "pericolosi" ed oggi sono morti. Erano i pini dei cittadini, erano i pini della piazza. Comunque sia, non ci sono più.Troppo pericolosi i pini in città, lo si è detto più volte, le radici sono troppo alte, non affondano nel terreno, sollevano il catrame e vivono in bilico. Però ci sono. Quanti ce ne sono ad esempio per salire al piazzale Michelangelo, e quanti altri da Rovezzano fino all'Osmannoro? La polemica sul taglio di piazza della Vittoria non si placa, chi ha interrogato l'assessore Giorgetti scoprendo, con meno di 24 ore di preavviso, che si sarebbe effettivamente proceduto all'abbattimento delle alberature ha mantenuto fede alla promessa.
La consigliera 5 Stelle Silvia Noferi si è recata sul luogo con un agronomo: "Abbiamo potuto constatare che i pini non mostravano nessun segno di sofferenza, né nelle chiome né sul terreno in corrispondenza delle radici"
"Erano solo un po’ inclinati come da cinquant’anni a questa parte, periodo durante il quale hanno resistito egregiamente a tutti gli eventi atmosferici, anche eccezionali come la nevicata del 2010 o il nubifragio dello scorso 19 settembre. Ricordo che durante il nubifragio in piazza della Vittoria è crollato dal quarto piano un intero gazebo mentre i pini sono rimasti intatti, forse anche grazie alle pesanti potature di qualche anno fa che avevano ridotto a poco più di un pennacchio la loro chioma. Avevo avvisato in Consiglio Comunale che sarei andata a controllare le operazioni di taglio immaginando che almeno questa volta i tecnici sarebbero stati provvisti delle necessarie autorizzazioni.Invece niente.
Il responsabile della ditta mi ha mostrato l’ordinanza n.2014/M/10973 del 20/11/2014 nella quale si parla di potature e non di abbattimenti. Incalzato dalla sottoscritta che questo non poteva essere sufficiente per tagliare gli alberi mi ha mostrato un altro foglio, un Verbale di Somma Urgenza del 07/07/2014 protocollo n.165072 che lo autorizzava entro e non oltre il 31 agosto, ad abbattere dei platani affetti da cancro. Non si era accorto che stava tagliando dei pini? E soprattutto, non si era accorto di essere a novembre? Ho chiesto di controllare se avesse altri documenti e balbettando qualche puerile scusa mi ha detto che andava a prenderli in ufficio. Come è possibile che ben per tre volte le ditte incaricate dal Comune di abbattere degli alberi a cui ho chiesto di visionare le necessarie autorizzazioni non avessero con sé i documenti? Come è possibile un tale livello di superficialità? In attesa di vedere le schede tecniche che hanno portato alla decisione di abbattere gli alberi perché pericolosi mi chiedo quale malattia possa averli colpiti, ma soprattutto, quale agente patogeno abbia deciso di attaccare solo e soltanto i pini del perimetro? Se così fosse saremmo davvero in presenza di una pericolosa mutazione genetica di qualche microrganismo, una nuova forma di “intelligenza patogena” da far impallidire perfino Ebola".