Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, inaugurerà il prossimo 17 dicembre la nuova sede degli Archivi Storici dell’Unione Europea. Assieme a Napolitano sarà presente alla cerimonia anche il Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini. Si tratta di un momento importante per la memoria storica del processo di integrazione europea, e sono state invitate a partecipare numerose personalità legate alla costruzione dell’Europa, insieme a numerose autorità politiche italiane ed europee.
L’evento è organizzato dall’Istituto Universitario Europeo di Firenze, che gestisce gli Archivi Storici per conto dell’Unione Europea. Villa Salviati fu acquistata dal Governo Italiano nel 2000 perché già allora era chiaro che la sede di Villa Il Poggiolo sarebbe a breve divenuta insufficiente ad accogliere la massa di documenti storici che annualmente affluiscono dalle principali Istituzioni dell’Unione. Dopo una fase preliminare di preparazione e pianificazione, i lavori di restauro e ristrutturazione della villa rinascimentale sono iniziati a metà 2008, sotto la guida del Provveditorato alle Opere Pubbliche della Toscana, ed entro la metà di dicembre si concluderà la prima e principale tranche dei lavori, concernente l’archivio ipogeo ed il restauro di tetti e facciate della Villa.
Gli Archivi storici dell’Unione europea hanno il compito di raccogliere, archiviare, salvaguardare e rendere disponibili al pubblico i documenti storici delle istituzioni europee della Comunità del carbone e dell’acciaio, della Comunità Economica Europea e dell’Euratom, risalenti ad almeno 30 anni prima. Dal settembre 2004, gli Archivi hanno ricevuto inoltre il mandato di accogliere, sotto forma di depositi privati, i documenti di personalità del mondo politico o dell’alta amministrazione comunitaria che hanno operato a favore del processo d’integrazione europea, nonché quelli di movimenti e organizzazioni aventi per scopo il raggiungimento del medesimo obiettivo.
Il recupero ed il restauro di Villa Salviati rappresentano un’opera importante per l’Istituto Universitario Europeo, ma anche per la città di Firenze. Avere a Firenze l’istituzione che conserva la memoria storica del processo di integrazione europea rappresenta non tanto e non solo un motivo di prestigio, ma anche un deciso contributo alla ricchezza culturale e accademica della città. Dopo anni di abbandono, quindi, Villa Salviati torna di nuovo alla vita e soprattutto torna alla cultura, per l’Europa e per Firenze.