“L’immediato intervento dell’unica poliziotta penitenziaria in servizio presso la sezione femminile del carcere di Firenze Sollicciano, questa notte alle 3:15 circa, ha salvato la vita ad una 22enne detenuta bulgara che aveva posto in essere un tentativo di suicidio mediante impiccagione tramite un foulard in suo possesso”. A darne comunicazione è il segretario generale della Uil Pa Penitenziari, Eugenio Sarno, che aggiunge: "Credo che una qualche preoccupazione debba suscitare la condizione per la quale una sola agente è preposta, nel servizio notturno, alla sorveglianza di 107 detenute e 7 bambini.
Una sola unità, infatti, deve sorvegliare la Sezione Giudiziaria, la Sezione Penale, l’ asilo nido e la consolle transito. Ciò è quanto capita non solo a Firenze. Ma a Roma, a Pozzuoli, a Milano, a Genova, a Trieste tanto per citare i casi più gravi di deficienze organiche di personale femminile. Tutto ciò mentre decine e decine di poliziotte sono impiegate nei palazzi del potere romano con compiti indefiniti. Risorse ed energie inopinatamente sottratte al servizio operativo di prima linea, su cui il Capo del Dap avrebbe il dovere morale di intervenire".