Le detenute del reparto femminile del carcere di Sollicciano stanno attuando uno sciopero della fame, per richiamare l’attenzione sulle carenti condizioni igieniche, sulla scadente qualità del vitto, per la presenza di topi nei cortili, di insetti nelle celle, per i sanitari rotti e per l’assistenza sanitaria inadeguata. Le detenute denunciano inoltre la mancanza di acqua calda da due mesi, le infiltrazioni di umidità, la scarsità di materiali per la pulizia, il malfunzionamento del riscaldamento, la rarità delle visite della Asl. I problemi denunciati non hanno trovato finora soluzione, neanche dopo l’incontro che le rappresentanti delle detenute hanno avuto con il magistrato di sorveglianza. Infine lo sciopero della fame delle detenute è attuato anche in solidarietà con una di loro che ha iniziato dal 2 novembre uno sciopero oltre che della fame anche della sete. I consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi (Prc-Pdci-Sc) chiedono al presidente della Provincia ed all’assessore competente di rispondere in merito alle azioni e alle iniziative che l’Amministrazione Provinciale intende prendere per contribuire a dare una soluzione positiva alle questioni poste dalle detenute di Sollicciano.
Sciopero della fame delle detenute di Sollicciano
La protesta per le carenti condizioni igieniche, la scadente qualità del vitto, per la presenza di topi nei cortili, di insetti nelle celle, per i sanitari rotti e per l’assistenza sanitaria inadeguata.