Nel pieno della crisi la Cgil ha deciso di svolgere il proprio sedicesimo congresso. Potrebbe apparire strano che la maggiore organizzazione per numero di iscritti di questo paese (5.750.000 circa) decida di svolgere la propria assise democratica in una fase di vera emergenza occupazionale. Il congresso si svolgerà partendo dalle assemblee congressuali nei luoghi di lavoro per giungere fino al livello nazionale a maggio del 2010. Gli uomini e le donne della Cgil ritengono che alla crisi si debba rispondere con il metodo della democrazia, sviluppando un ampio dibattito per costruire politiche di sostegno condivise per coloro che rischiano il posto di lavoro, per coloro che lo hanno perso, per coloro che non lo trovano e per i pensionati. In un paese dove si vive un grave deficit democratico questa sola notizia in controtendenza nei confronti di una politica urlata sarebbe da prima pagina. Sarà come sempre un congresso in cui tutti gli iscritti voteranno e decideranno le politiche e i gruppi dirigenti a tutti i livelli.
Mauro Fuso, segretario della Cgil di Firenze, dichiara: “Questo congresso dovrà parlare della crisi e delle condizioni di chi rappresentiamo, lavoratori, pensionati e disoccupati. Dovrà parlare della Cgil come di un’organizzazione sindacale capace di affrontare l’emergenza e contemporaneamente proporre politiche per far uscire il Paese dalla crisi. Il congresso non dovrà parlare di noi, ma di come la Cgil sollecita il Paese a riprogettarsi, ridando perciò speranza e un futuro su cui puntare”. Il congresso della Cgil si confronterà su due documenti alternativi. La prima iniziativa che si svolgerà a Firenze, dove la Cgil conta oltre 150.000 iscritti, è la presentazione pubblica del documento congressuale “I diritti e il lavoro oltre la crisi”, di cui primo firmatario è il segretario generale nazionale Guglielmo Epifani. Giovedì 3 Dicembre alle ore 14:30, nel Salone Di Vittorio della Camera del Lavoro di Firenze, in Borgo dei Greci 3, il segretario generale della CdLM Firenze, Mauro Fuso, introdurrà i lavori, poi interverranno quadri e delegati sindacali e infine concluderà i lavori Fulvio Fammoni, segretario Cgil nazionale.
