Un libro per raccontare la storia della rete di contadini che in tutto il mondo, dal Brasile all’Irlanda, dall’India al Messico, dal Madagascar al Burkina Faso, difende e tramanda l’alimentazione sostenibile. È “Terra Madre. Come non farci mangiare dal cibo” di Carlo Petrini, presidente internazionale di Slow Food, che sarà presentato domani, mercoledì 2 dicembre, alle 18 nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Alla presentazione del testo edito da Giunti e Slow Food saranno presenti l’autore, il sindaco Matteo Renzi, il vicedirettore de “La Repubblica”, Massimo Giannini, e il presidente di Giunti Editore, Sergio Giunti.
Nel sistema agro-alimentare industriale che domina il pianeta il cibo è diventato una merce come tutte le altre, il cui prezzo è stabilito da regole di mercato disumane, senza badare alla qualità e senza rispettare chi lo produce. In questo mondo di valori capovolti è il cibo che ci mangia: un cibo omologato, seriale, globale e poco naturale che inquina la terra causando gravissimi danni all’ambiente e alla natura, dalle campagne fino alle odierne megalopoli. Per non essere più mangiati dal cibo Carlo Petrini propone con "Terra Madre" un’alleanza tra chi produce il cibo e chi poi lo mette in tavola: tra tutti coloro che nel mondo riconoscono il grande valore politico, economico e culturale del cibo.
"Terra Madre" si batte per un rapporto vitale tra la terra e gli esseri che la abitano: è un nuovo soggetto politico, interconnesso e attivo ovunque per contrastare lo strapotere dell’agrobusiness internazionale. Per Petrini le comunità del cibo possono giocare un ruolo centrale nel creare un dialogo costruttivo tra chi produce e chi mangia, riequilibrare il rapporto tra l’uomo e la terra, ridare al cibo il giusto valore. L’invito dell’autore è quello di tornare a essere soggetti e a riconquistare la sovranità alimentare partendo dall’alleanza tra i produttori e i consumatori.
(fp)