"Il 30 novembre, ormai da qualche anno, la Regione ha deciso di celebrare la Festa della Toscana. Ha scelto questa data perché il 30 novembre del 1786 nel Granducato di Toscana fu abolita la pena di morte per volontà del Granduca Pietro Leopoldo di Lorena. Per amor di verità e di storia v'è da dire che quell'anno nel Granducato di Toscana, vi fu un solo omicidio. Allora, mi corre l'obbligo di una riflessione, come politico ma anche in qualità di figlio di una vittima della criminalità, (mio padre Antonio, noto personaggio dello sport dilettantistico fiorentino, fu assassinato a Firenze da un criminale pluriomicida il 26 dicembre del 1989).
Quando si parla di abolizione della pena di morte dobbiamo pensare a tutte quelle vittime della criminalità, tutti Abele del nostro tempo, condannati a morte dai loro carnefici. Per le vittime della criminalità, che non ci sono più, la pena di morte non è stata abolita! Dobbiamo dare voce a tutte quelle vittime della criminalità, troppo spesso dimenticate e non tutelate che chiedono giustizia e non vendetta. Animato da questo spirito, domani lunedì 30 novembre 2009 Festa della Toscana, per esprimere la mia solidarietà e quella della Lega Nord a tutte le vittime della criminalità condannate a morte dai loro carnefici, effettuerò per l'intera giornata lo sciopero della fame". Così Marco Cordone, presidente del Gruppo consiliare della Lega Nord alla Provincia di Firenze.