“E’ un grande rammarico mio ma anche di tutto il mondo rugbistico fiorentino aver perso l’occasione della partita di domani che, invece che a Udine, avrebbe dovuto svolgersi a Firenze”. E’ quanto ha espresso il capogruppo del Gruppo Misto Stefano Di Puccio alla vigilia della partita di rugby Italia- Sud Africa. “L’eco del successo della partita degli All Black a Milano con la nostra Nazionale – ha detto Di Puccio- , sarà senz’altro arrivato anche alle orecchie dei più distratti.
Per i tifosi del rugby -che per trovare trafiletti della loro disciplina aprono il giornale dal fondo-, è stata una vera e propria rivincita: addirittura le prime pagine e i titoli dei telegiornali nazionali”. Di Puccio ha poi voluto ribadire che al di là “del rammarico per la perdita dell’evento sportivo resta la consapevolezza del grosso danno economico per la città, danno che forse non tutti hanno ancora realmente percepito, soprattutto chi non ha mai seguito di persona le partite della Nazionale.
Per il Torneo del 6 nazioni le tifoserie si spostano da tutta Europa e per i test match come in questo caso, da un continente all’altro. Tifoserie di livello socio economico elevato che invadendo pacificamente le città ospitanti apportano grossi flussi di denaro”. Il capogruppo Di Puccio ha anche sottolineato il fatto che “a Firenze chi viene dal Sud Africa non viene certo per un paio di giorni. Se poi si pensa che ai tifosi del Sud Africa si sarebbero aggiunti a quelli Neozelandesi, si può parlare quindi di diverse migliaia di presenze in città in un periodo di bassa stagione per giunta nel bel mezzo di una crisi economica ancora in atto”.
Secondo Di Puccio è vero che abbiamo perso un’occasione unica, ma è anche vero che “Firenze può ancora diventare di diritto una delle sedi del Rugby Mondiale. Sono le federazioni rugbistiche internazionali a richiederlo. Basta pensare che il Sud Africa una volta svanita la possibilità di giocare a Firenze ha preferito spostare la propria tournè in Inghilterra, per poi giocare a la partita di domani ad Udine. “Non voglio – ha detto Di Puccio- alimentare sterili polemiche ma semmai focalizzare l’attenzione dell’amministrazione su questa disciplina che in Italia è diventato terzo sport per numero di praticanti dopo calcio e pallavolo ma prima della pallacanestro, e che viene presa ad esempio anche dalle altre discipline sportive come modello di educazione e lealtà .
C’è bisogno di nuove strutture per soddisfare le esigenze di questa disciplina che a Firenze in particolare ma in tutta la Toscana è in costante e continua espansione, l’impianto del Padovani, sede storica del rugby fiorentino non basta più a contenere le richieste che il successo della Nazionale contribuisce ad incrementare”. (lb)