Cosa lega Giuseppe Garibaldi, Goffredo Mameli, Bettino Ricasoli, figure centrali del Risorgimento, ai senesi Paolo Cesarini, Silvio Gigli, Artemio Franchi, che nei loro rispettivi settori furono protagonisti indiscussi nello scorso Novecento? La comune adesione ai principi e agli ideali della Massoneria. Ad ognuno di loro, ed a molti altri ancora, Siena ha dedicato un viale, una strada, una piazza. Adesso sono tutti raccolti nello Stradario Massonico di Siena (primamedia editore, pp.
112, euro 12), una guida (con traduzione inglese) che, per la prima volta, racconta la città in un modo inedito, sconosciuto, sorprendente. La presentazione del volume, nell’ambito della I edizione del Salone degli editori senesi organizzato dalla Provincia di Siena, si terrà mercoledì 18 novembre a Siena, in palazzo Pubblico (Sala Risorgimento, ore 18:30). Sarà presente l’autore, il giornalista Stefano Bisi. Il libro è un’agile guida che descrive i personaggi e le strade senesi a loro dedicate e non si ferma a quelle del centro storico, patrimonio mondiale Unesco dell’umanità, ma invita a visitare anche le vie realizzate nell’ottocento e novecento.
Ogni scheda è corredata dalle fotografie di Alessandro Vagheggini e da una cartina di descrizione. Il libro contiene anche uno scritto di Luigi Oliveto titolato "Un nome, una storia". Il volume permette di conoscere meglio la storia di Siena attraverso una particolare toponomastica e “la storia di una Istituzione, la Massoneria, che - scrive Bisi - da secoli si compone di uomini liberi, di grandi ideali e meritori di essere ricordati. Anche con una strada”.