(Firenze )"Garibaldi aveva scelto la massoneria come strumento essenziale e unico; questa sua singolare concezione derivava dal riconoscere in essa la capacità di scegliere, accogliere, formare e costruire la personalità di uomini liberi, solidali amanti della libertà, dell'indipendenza e dell'unità dei popoli". Lo scrive Olinto Dini nel suo nuovo libro Giuseppe Garibaldi: patriota, massone, socialista umanitario (pp. 168, euro 15), edito da Polistampa e in libreria dal prossimo martedì. Il volume, introdotto dai testi di Riccardo Nencini, Massimo Bianchi e Stefano Bisi, descrive con ricchezza di documenti e immagini tutta la vicenda di Garibaldi esule, emigrato politico, fautore del Risorgimento, repubblicano, eroe combattente che pure avversò la guerra, approfondendo particolarmente la sua figura di uomo che, pur privo di formazione filosofica, considerò l'iniziazione e la partecipazione all'Ordine massonico un mezzo per la formazione di individui liberi e uguali tra loro, facendosi propugnatore di un socialismo umanitario.
Garibaldi era stato iniziato a Montevideo nel 1844. Nei rapporti con le logge inglesi, nei suoi soggiorni a Londra nel 1854 e nel '56, aveva apprezzato il loro affetto e il loro riconoscimento per il suo impegno verso la libertà e l'indipendenza dell'Italia. Nel 1853 aveva incontrato Antonio Meucci, con cui aveva frequentato la loggia Tompkis n° 471 di Stapleton. Fu anche grazie ai fratelli delle logge siciliane del Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e Accettato che riuscì nell'impresa dei Mille.
Quelli riconobbero il suo valore e, onorati di accompagnarlo nella sua ascesa iniziatica dal 4° al 33° grado, lo elessero l'11 marzo 1862 alla massima responsabilità di Potentissimo Gran Commendatore del Grande Oriente del Rito Scozzese Antico e Accettato sedente a Palermo. Acclamato Primo Libero Muratore nel 1861, durante la prima Costituente del Grande Oriente d'Italia tenutasi a Torino, Garibaldi era fu elevato alla sublime carica di Gran Maestro nella Costituente di Firenze del 1864, successivamente a Gran Maestro Onorario a vita nelle successive Costituenti di Gran Loggia. Il volume sarà presentato a Firenze lunedì 3 dicembre 2007 alle ore 17 presso la Sala del Gonfalone di Palazzo Panciatichi, sede della Regione Toscana (via Cavour 4).
Alla presenza del Presidente del Consiglio regionale della Toscana Riccardo Nencini, dell'Autore e dell'Editore, ne parleranno Zeffiro Ciuffoleti, Paolo Bagnoli e Massimo Bianchi.