Massoneria: un libro di Olinto Dini sulla Concordia, prima loggia d’Italia

Redazione Nove da Firenze
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13 maggio 2009 20:33
Massoneria: un libro di Olinto Dini sulla Concordia, prima loggia d’Italia

Firenze, 13.05.2009- Dal 1991 non si pubblicava niente sulla Massoneria a Firenze, città capitale per importanza e numero di logge. Oggi però il massone Olinto Dini colma questo vuoto con un libro dedicato a quella più antica d’Italia: Loggia Concordia. I massoni a Firenze (Polistampa, pp. 232, euro 18). Il volume ricostruisce le vicende della Concordia nell'ampio e importante periodo storico compreso tra la sua costituzione, avvenuta il 15 giugno 1861, e l'anno 2000, restituendo verità storica al consesso massonico fiorentino.

Dini ha evidenziato come la loggia disvelò da subito intenzioni riformatrici e moderniste con un programma nutrito da ideali risorgimentali ma anche da concreti progetti per migliorare lo stato delle classi più povere. I massoni fiorentini e toscani offrirono un contributo essenziale durante le guerre d’Indipendenza, l’Impresa dei Mille, l’Unificazione: a Firenze, in via della Vigna Nuova, il 14 maggio 1864 fu insignito del titolo di Gran Maestro della Massoneria pure Giuseppe Garibaldi.

Dini approfondisce poi il ruolo del regime fascista nel capoluogo toscano e quello, autonomo e particolare, dei massoni all'interno della Resistenza e poi della ricostituzione.
Di grande interesse le numerose pagine dedicate al rapporto intercorso fra Massoneria e Loggia Propaganda P2 di Licio Gelli, di cui l’autore non nega le responsabilità, dimostrando come questa sia stata supportata e usata in modo strumentale per fini particolari, sconfinati anche nell’eversione. Tuttavia “la presenza della Propaganda rappresentò un alibi alle difficoltà della DC per una stabile direzione politica, come pure al fallimento ideologico e politico del PC”.

Al tempo stesso Dini pone in evidenza l’ostilità dimostrata dalla massoneria tradizionale nei confronti di Gelli. L’autore narra con imparzialità anche i fatti più recenti, grazie a un'attenata ricerca che si è avvalsa della collaborazione e delle testimonianze dei Fratelli della Loggia Concordia. (ap)

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