“Mi sembra che l’accordo regionale Pd-Psi possa veramente a buon diritto ricadere nella categoria degli 'accordicchi'. Non si tratta infatti di un accordo preso dopo un responso elettorale sulla base del voto democraticamente espresso dagli elettori, bensì di un accordo preventivo, di cui gli stessi avrebbero dovuto, pare, rimanere all'oscuro”. Lo afferma Valdo Spini, capogruppo di "Spini per Firenze". “Quanto alla legge elettorale regionale - continua Spini - già nel 2005 mi espressi chiaramente contro l’abolizione della preferenza unica che purtroppo è stata mantenuta.
E’ vero che ci saranno delle primarie, ma mentre l’elettorato attivo sarà aperto ai cittadini che lo desiderano, quello passivo sarà limitato agli iscritti al Pd. Non è del resto un caso che la lista bloccata sia stata introdotta a livello nazionale da Berlusconi, l’anno dopo la regione Toscana”. “La nostra esperienza fiorentina - conclude -, in cui un’alleanza tra liste civiche, ecologiste e di sinistra ha portato la candidatura a sindaco all’8,3%, nonché altre liste civiche manifestatesi in altri Comuni, dovrebbero costituire dei segnali precisi di cui i partiti dovrebbero tenere debito conto”.
(edl)
