“Non vorrei che il concorso in fase pre-elettorale, per capiservizio e vicedirettore dell’Agenzia di Informazione del Consiglio Regionale della Toscana, servisse a saggiare il terreno per un manovra partitica destinata ad un’infornata in ruolo di tutto il personale esterno che oggi presta servizio negli uffici dei gruppi politici. Di fronte alle palesi violazioni di legge presenti nel bando del concorso per i giornalisti, chiederò sia un intervento ispettivo del ministro della funzione pubblica Renato Brunetta, sia uno stop alle forze del centrosinistra su questi che sembrano tentativi di lottizzazione”. L’allarme sulla mancata trasparenza e legalità nella pubblica amministrazione toscana è stato lanciato da Fabio Evangelisti, vicecapogruppo di Italia dei Valori alla Camera dei Deputati, con un’interrogazione in cui denuncia l’intenzione di creare in Consiglio regionale ben 4 posti di caposervizio, di cui uno per vicedirettore dell’ufficio stampa, affidando funzioni dirigenziali a personale senza laurea e con un’esperienza di soli 6 mesi in una qualifica inferiore.
“In un colpo solo si violano così l’articolo 97 della Costituzione italiana, l’articolo 53 dello Statuto della Regione Toscana, l’articolo 4 della la legge regionale 43/2006 che ha costituito le Agenzie di informazione e gli articoli 2, 35 e 36 del regolamento interno del Consiglio regionale. Anche la Federazione Nazionale della Stampa Italiana –ha ricordato Evangelisti- ha denunciato la totale assenza di confronto sulla decisione di modificare la pianta organica e sui criteri di selezione del personale.
Una decisione che si basa su un progetto di riorganizzazione cosidetto ‘strategico’ dell’Agenzia di Informazione, guarda caso proposto alla vigilia delle elezioni che scioglieranno l’Assemblea regionale. Ma questo è anche un progetto fantasma, visto che non è allegato alla delibera e che né i sindacati hanno mai avuto in copia nonostante il diritto loro consentito da norme e contratti, né gli stessi giornalisti interni hanno mai potuto visionare”. La Regione Toscana, purtroppo, –sottolinea il deputato di Italia dei Valori- non è nuova a comportamenti scorretti ed unilaterali nell’organizzazione del personale giornalistico, in quanto il Tribunale di Roma l’ha già condannata a pagare 668 mila Euro per contributi non versati all’Istituto di previdenza del comparto. “Nei nostri programmi –ha concluso Evangelisti- ci dovrà essere anche l’impegno a rivedere le leggi regionali sui media, perché in Toscana c’è bisogno sia di maggiore trasparenza e correttezza nell’attuazione della legge 150/2000 negli enti pubblici, sia di valorizzare il tessuto professionale ed editoriale locale, anche per arginare –almeno in sede locale- la pericolosa tendenza del Governo Berlusconi a limitare la libertà di informazione e ridurre il pluralismo”.