Conti: «Caos Intercity in Toscana. Matteoli intervenga»

Con il nuovo orario del 13 dicembre previsti disagi al trasporto ferroviario, Conti: «Non si possono penalizzare i centri intermedi sulla dorsale e sul la costa»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 novembre 2009 17:10
Conti: «Caos Intercity in Toscana. Matteoli intervenga»

«Con il nuovo orario ferroviario che entrerà in vigore dal prossimo 13 dicembre saranno elevati i disagi per Arezzo e Chiusi nei servizi Intercity Firenze-Roma, ma peggiorerà la situazione anche per Siena e sulla dorsale tirrenica tra Grosseto e Livorno. Si profila una situazione assolutamente inaccettabile. Chiediamo da subito l’intervento del ministro Matteoli». Lo afferma l’assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti, dopo la notizia diffusa dalla direzione della Divisione passeggeri nazionale ed internazionale di Trenitalia in relazione al potenziamento dei servizi Eurostar che avrà ripercussioni negative sui treni Intercity, oggi fondamentali per il servizio interregionale, in realtà importanti come Arezzo e Chiusi. Dal 13 dicembre, infatti, sulla linea Roma-Chiusi, l'Intercity delle ore 17.55 sarà spostato alle 1 9.40, con una evidente carenza di servizi tra le 16.36 e le 19.40 per un rientro veloce per Chiusi ed Arezzo.

Nella fascia oraria in cui sono oggi presenti i treni che servono l'area Chiusi-Arezzo (Intercity delle 16.44 e delle 17.55 ed interregionali delle 16.57 e delle 18.50) il potenziamento dei servizi Eurostar prevede ben 6 treni (17.45 diretto per Venezia, 18.00 per Milano no stop, 18.05 per Brescia, 18.15 e 18.33 per Milano, 18.45 per Venezia). Questa situazione svantaggia anche gli utenti che da Siena gravitano su Roma, che fino ad oggi potevano rientrare alle 20.50 partendo da Roma alle 17.55, mentre da dicembre il treno migliore per il rientro serale dei pendolari sarà alle ore 20.20 con coincidenza a Chiusi ed arrivo a Siena previsto per le ore 22.50.

Sulla linea Tirrenica, inoltre, con il nuovo orario del 13 dicembre, assisteremo ad un nuovo sconvolgimento delle fermate degli Intercity tra Grosseto e Livorno, con disagi per le stazioni intermedie. &la quo;La Regione Toscana – ha aggiunto Conti - ha lavorato e continua a farlo per mantenere al meglio i servizi regionali, ma non c'è oggi attenzione a livello nazionale per garantire la mobilità di territori in cui non c'è servizio Eurostar. Se si privilegia sempre e soltanto il business, vengono dimenticati interi territori e aree, sacrificando il diritto alla mobilità dei cittadini» «Chiusi, Arezzo, Siena, ma anche la costa, saranno tagliati fuori dalle possibilità di collegamenti veloci con Roma e tanta parte d'Italia», riassume l'assessore Conti.

«Chi dovrebbe controllare che cosa succede ai servizi universali, cioè a quegli Intercity che garantiscono la mobilità anche nei centri intermedi? È evidente che il solo potenziamento dei servizi regionali non può rispondere a tutte le esigenze. Cosa chiede la Regione? Oggi passano sulla tratta Arezzo-Chiusi ben 6 Eurostar: possiamo tu telare anche questi territori facendone fermare almeno uno a Chiusi e uno ad Arezzo intorno alle 18.00 per agevolare i pendolari di quella tratta? Sulla costa invece chiediamo a Trenitalia ed al Governo che senso ha l'operazione che viene portata avanti adesso.

I lavori alla stazione di Pisa sono a conclusione ed entro giugno 2010 potremo finalmente attuare un servizio integrato, come previsto da un progetto regionale di cui Ministero e Ferrovie sono già conoscenza da tempo. Se l'appuntamento è a giugno non si vede, quindi, la necessità di sconvolgere adesso orari e stazioni intermedie e creare inutili disagi». di Francesca Calonaci

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