di Fabio Bernardini Siamo stati a visionare il complesso sistema tramvia della capitale bulgara in funzione dal lontano 1901. A Sofia come in altre città abbiamo rilevato nella tramvia un servizio di trasporto pubblico a basso impatto estetico e sonoro. Il tracciato già in esercizio (al momento 308 chilometri) e' attraversato da convogli che passano anche nelle vie più strette del vecchio centro della capitale con una frequenza invidiabile. L'estesa rete tramviaria e' inserita in un contesto di trasporti pubblici composto da una sola linea metropolita in ampliamento (Sofia e' una capitale in trasformazione con molti cantieri aperti) un servizio di autobus e filobus, senza dimenticare la larga diffusione dei taxi che sono economici (circa 15 euro per la tratta aeroporto - centro della città) e largamente usati sopratutto per le brevi distanze. Diciotto linee con 165 stazioni, servono tutta la città ed esiste una differenza nella "passo"dei binari per le ultime linee ampliate dal 1987 al 1995 che utilizzano la larghezza standard adottata in occidente, con vetture più moderne rispetto alle vecchie e strette "carrozze arancioni" che si muovono nel centro di Sofia, spesso guidate da donne. Il paragone con Firenze e' difficile da fare, sopratutto per l'estensione della città che come tutte le capitali raccoglie una popolazione notevolmente superiore a quella del capoluogo fiorentino per quali inoltre la tramvia risulta una totale novità.
A Sofia non c'erano carrozze vuote e il continuo utilizzo ininterrotto per più di un secolo e' sintomo certo della sua affidabilità e efficienza.