“La Toscana ha fatto un'indagine sui viaggiatori dei treni regionali: il 78% si dice soddisfatto. E' una notizia. Perché lì sono contenti e altrove no? Intanto, ricordiamo che forse non si sa che i treni, gli orari, le fermate, le tariffe, non sono cose che decidiamo noi: lo decidono le Regioni. Sono le Regioni a stabilire quanto far pagare agli utenti e quanto porre a fiscalità generale. E così si fanno i contratti di servizio”. E' questo l'incipit della lunga intervista, due pagine intere, rilasciata al quotidiano La Stampa dall'ad delle Ferrovie Mauro Moretti.
Un colloquio nel quale il numero uno dei treni italiani spazia dai disagi lamentati dai pendolari all'alta velocità. “E' un problema che riguarda le grandi concentrazioni urbane, e che si acuisce negli orari di punta, la mattina, nei giorni feriali - replica Moretti alla domanda sul livello di servizio a disposizione dei pendolari -. Delle due l'una: o c'è qualcuno, le Regioni, che compra più servizio per far andare più treni in quei picchi, oppure dovrò dare una risposta 'media'. E in quelle tratte affollate il treno sarà strapieno dopo sei fermate.
A quel punto, ogni fermata invece di un minuto ne dura tre per far salire e scendere tutti: dieci fermate producono venti minuti di ritardo. Non se ne esce a meno che mi si dia il modo di mettere più treni e disposizione. La fabbrica dei soldi non ce l'ho”. E sulla pulizia dei vagoni? “C'era un sistema che andava da anni, assolutamente vergognoso, con un contratto che costava 22.000 euro l'anno a carrozza e risultati del tutto insoddisfacenti. Abbiamo chiuso il vecchio contratto, e lanciato gare in modo da avere più lotti e più interlocutori.
Ci hanno risposto con 40 ricorsi al Tar, la strumentalizzazione dei lavoratori, lo spargimento deliberato di insetti. Ma ora abbiamo tagliato i ponti, stiamo cambiando tutto con una lotta senza quartiere, che ci costa minacce, intimidazioni, auto bruciate. Andremo avanti, i primi risultati positivi si vedono già, e presto cambieremo tutte le fodere delle poltrone con nuovi materiali. Un'operazione titanica”. In chiusura la domanda che molti, soprattutto i pendolari, si saranno fatti: quanto guadagna Mauro Moretti? “680mila euro, più 150mila legati ai risultati.
C'è chi prende il triplo per leggere i contatori. Ma gli elettroni non deragliano”.