“I fatti hanno dimostrato che sul Multiplex le nostre perplessità erano fondate. E solo grazie ad una grande battaglia condotta insieme all'Anec siamo riusciti a rendere un servizio alla città: nessun cinema sarà realizzato in via Forlanini. E' così che molte sale cittadine si salveranno”. E' il commento della capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo sulla vicenda Multiplex. “Cosa sarebbe successo se, insieme alle associazioni di categoria, non ci fossimo mossi per denunciare l'irregolarità che stavano subendo gli esercenti cinematografici e la città tutta? Adesso ci aspettiamo che il sindaco Renzi mantenga la propria promessa di non realizzare in via Forlanini alcun cinema.
Quell'area deve essere utilizzata per la realizzazione di un centro delle culture in collegamento con l'attiguo polo universitario e al servizio della città” ha concluso la De Zordo. Anche “i Verdi e Legambiente esprimono grandissima soddisfazione per l’annuncio da parte del Sindaco di Firenze circa la volontà dell’Amministrazione cittadina di non procedere ad alcuna sanatoria o trattativa con la proprietà della Multisala di Novoli e di voler lavorare invece per difendere e valorizzare le sale cinematografiche dei Quartieri e del Centro”, lo dicono all’unisono i due responsabili regionali Mauro Romanelli e Piero Baronti. “Questa presa di posizione dimostra senz’altro sensibilità e lungimiranza su questo tema da parte del Sindaco e della Giunta – proseguono Baronti e Romanelli – ma non vi è dubbio che questa splendida vittoria, così vogliamo chiamarla, debba essere intestata anche a quelle forze ambientaliste, politiche, civiche, che tanto si sono adoperate in questi anni e particolarmente in questi ultimi mesi a difesa della legalità, della qualità della vita, di un modello culturale non solo consumistico, agli esercenti che si sono difesi con grinta e coraggio senza trattative sottobanco, agli intellettuali, come Sergio Staino, che sono intervenuti con forza, ai singoli cittadini che si sono mobilitati con raccolte firme e manifestazioni”. “Ora è della massima importanza che si passi alla fase due, ovvero a quella del sostegno in positivo alle sale cinematografiche di quartiere, ormai in una situazione agonizzante.
A questo proposito, sarebbe utile che la Giunta promuovesse una consultazione, un tavolo di discussione, con gli esercenti in primo luogo, e poi con tutte i soggetti sensibili sul tema, per mettere in campo proposte strutturate e di ampio respiro, in grado davvero di risollevare un presidio culturale indispensabile per la qualità urbana della nostra città”. “Esprimiamo grande soddisfazione per la decisione di Renzi di non destinare a cinema l’edificio ‘multiplex di Novoli’ attualmente posto sotto sequestro dalla Magistratura". Lo dichiara Maurizio Paoli presidente Anec Firenze e vice Anec Toscana. "La dura battaglia che ho condotto dal luglio 2001 non poteva trovare riconoscimento più autorevole della sua validità: è doveroso a questo punto sottolineare l’importanza di aver coinvolto e convinto la maggioranza delle forze culturali, sociali e politiche cittadine che ci hanno poi offerto il loro sostegno e che voglio qui ringraziare" aggiunge Paoli. Poi: "Essenziale diventa adesso difendere efficacemente il tessuto delle sale diffuse che costituisce una ricchezza in termini culturali, sociali, aggregativi e di stessa ‘sicurezza’ dei quartieri.
Per questo abbiamo avanzato al sindaco, al vicesindaco ed all’amministrazione una serie di proposte urgenti, una sorta di ‘Piano Cinema’ che spazia da apposite convenzioni per l’utilizzazione dei parcheggi dei centri commerciali e di quelli comunali da parte degli spettatori, ed anche dei residenti, ad un piano specifico per favorire la raggiungibilità ed il parcheggio per le sale all’interno della ztl, da una politica di esenzione e, o riduzione a favore degli esercenti di alcuni tributi e tariffe (Tia, insegne, Ici) alla promozione di una rete fra i vari cinema del centro e dei quartieri che faccia perno sull’Alfieri (di proprietà comunale) e favorisca l'apertura in città di spazi culturali e aggregativi diffusi sul territorio”.